Al Circolo Placanica l'8 Marzo tra storia e attualità. Il Circolo Placanica celebra a suo modo l'8 Marzo, quest'anno caduto proprio di Mercoledì, il giorno individuato ormai da anni dal Circolo per i propri incontri settimanali. La serata è stata voluta da Amelia Morica, consigliera del Circolo, che ha voluto offrire ai soci e amici presenti una riflessione sull'attuale significato di una celebrazione la cui istituzione data ormai da oltre un secolo. Sulle origini del movimento che avrebbe dato vita, all'inizio del '900, alle più significative e importanti rivendicazioni delle donne, era incentrato un video, puntuale e suggestivo, che ha aperto l'incontro prima dei successivi, significativi interventi.
È stata proprio Amelia Morica ad aprire il dibattito, sottolineando come il movimento femminista si sia modificato, in significato, espressività e strategie col passare del tempo, e affermando come quella che era stata, in origine, una preclusione totale nei confronti della interlocuzione con l'altro sesso, sia oggi da superare, per lasciar spazio al tentativo di un più costruttivo confronto. Senza, peraltro, rinunciare a rivendicare l'unicità e la particolarità del mondo femminile, sempre impegnato su un percorso di emancipazione e di affrancamento dagli stereotipi e le prevaricazioni del passato, e tutt'ora esistenti.
Di particolare intensità è stato l'intervento, preordinato ma inatteso, di una voce maschile (il presidente del Circolo, Venturino Lazzaro), che lungi dall'essere "provocatorio" ha invece offerto interessanti spunti di riflessione per gli interventi successivi, offrendo un punto di vista diverso, sincero e appassionato sulle differenze di genere e sulla necessità di affermare che "nessuno si salva da solo", né gli uomini con le loro autoassoluzioni, nè le donne con le loro condanne.
Numerosi gli interventi successivi da parte del pubblico (da Rita Commisso a Elena Bova ad Annamaria Casalinuovo e Maria Adele Teti ad Ave Muscolo) che hanno concluso una serata intensa, originale e molto partecipata.
