Gestione Sacal e aeroporto di Crotone: l’inizio della fine?

14 marzo 2017, 15:00 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Alcuni giorni or sono, l’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) ha reso noto di aver affidato alla Società Sacal, che gestisce l’aeroporto di Lamezia Terme, anche gli scali di Reggio Calabria e di Crotone. Una concessione - mai sentita prima d’ora, per quanto riguarda la durata - trentennale.


di Rodolfo Bava

Alcuni hanno commentato – forse non sbagliando – che affidare la gestione dell’aeroporto di Crotone alla Sacal vuol dire decretarne la fine. Riteniamo che costoro non abbiano torto, dato che già sono apparse delle avvisaglie. Infatti, cosa vuol dire un collegamento da Crotone con Cracovia ed un altro con Bergamo? Chiaro: per dimostrare la mancanza o la scarsità di utenza e, quindi, provvedere alla chiusura.

Il collegamento principale, invece, dovrebbe essere quello con Roma, con la Capitale; una rotta collaudata che ha già registrato tanto successo. Il secondo collegamento con Pisa, già sperimentato e frequentato da moltissimi studenti universitari dislocati in quella provincia. Il collegamento con Bergamo - o meglio con Milano, come in precedenza - dovrebbe risultare il terzo e non già l’unico, per quanto riguarda l’Italia.

La Sacal non può fare e disfare a suo piacimento. Avrebbe dovuto avere l’accortezza di consultare le Amministrazioni Comunali di Reggio Calabria e di Crotone e non già imporre il silenzio assoluto nell’ambito dei propri uffici, al fine di non far trapelare le varie destinazioni dei due aeroporti in discussione.

Ma al silenzio preteso dalla Sacal dovrebbe far seguito la voce alta del nostro Sindaco Ugo Pugliese, unico soggetto a dover stabilire quali dovranno essere i collegamenti tra Crotone ed altre città italiane.

Voce da far sentire subito, perché non bisogna aspettare il mese di maggio per accorgerci che il “piatto” preparatoci dalla Sacal è tutt’altro che gradito e gustoso. Attendiamo.