Il Crotone ha parecchio da recriminare sulla direzione arbitrale di Luca Pairetto, e dei suoi collaboratori, nella partita con la Fiorentina. Due i casi contestati: il fallo su Falcinelli, in area di rigore, ed il fuorigioco segnalato dal collaboratore di linea, allo stesso Falcinelli, al termine dell’incontro.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
Il contatto tra Tatarusano e Falcinelli è netto: il portiere tocca prima la caviglia dell’attaccante e poi trascina la palla. È rigore. L’arbitro si consulta col collaboratore di linea e quello di porta, e fa continuare l’azione, che viene viziata da un altro fallo non sanzionato: il portiere prende con le mani il pallone non tendendo conto del retropassaggio di un compagno di squadra.
La regola è chiara: “A livello tecnico il portiere è reo di specifiche infrazioni quando tocca il pallone con le mani avendolo ricevuto su un passaggio, di piede, da un compagno di squadra. Se questa infrazioni si verifica, il gioco deve essere interrotto, e deve essere ripreso con un calcio di punizione indiretto per la squadra avversaria nel punto in cui è avvenuta l'infrazione”.
Nell’azione di fuorigioco, segnalato dal collaboratore, Falcinelli è in linea al momento che la palla viene lanciata in avanti. Il collaboratore dell’arbitro è 50 cm più avanti dalla linea di fuorigioco, anche questa una posizione errata per la giusta visione dell’azione.
Il Crotone aveva già un conto sospeso con Mariani di Aprilia per aver concesso al Napoli due rigori inesistenti, di cui uno in azione di fuorigioco e la non espulsione, per il mancato secondo giallo, di Rog.
È chiaro che, con i tanti torti arbitrali, diventa difficile alla squadra di Nicola risalire la china. E questa con la Fiorentina è stata una sconfitta pesantissima, considerato che hanno perso Empoli, Palermo e Pescara. Un pareggio avrebbe permesso al Crotone di raggiungere il Palermo. Una sconfitta pesantissima e vitale per i calabresi.
L’amarezza del tecnico e di tutto lo staff rossoblù è forte, anche per aver subito il gol al 90’, ma Davide Nicola ha abbracciato, uno ad uno, i suoi calciatori. Deboli, quanto mai, rispetto alla Fiorentina, hanno disputato una partita onorevole nell’impegno dei singoli e anche nella coralità di gioco, una partita dove entrambe le squadre hanno sciupato tanto ed è prevalsa l’individualità di Saponara: perfetto l’assist per Kalinic.
Si è visto un Crotone che ha sopperito alla qualità della Fiorentina e di altre squadre di alto livello, con l’organizzazione, la forza di volontà e la caparbietà, anche se, con i limiti della tenuta atletica fino al 90’, le qualità tecniche dell’avversario fanno la differenza.
Restano nove giornate alla fine e non è cambiata la classifica, nella parte bassa, col Crotone che rimane penultimo a quota 14 dopo il Palermo (15) e quartultimo l’Empoli a quota 22.