Cosa devono fare mamma e papà per conservare le staminali del cordone ombelicale?

27 marzo 2017, 08:00 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Scegliere di conservare le cellule staminali contenute nel sangue del cordone ombelicale è una scelta importante che consentirà di tutelare la salute del nascituro e non solo, potenzialmente anche quella di altri membri della famiglia. Il tema della conservazione o donazione delle staminali cordonali è estremamente delicato e la scelta di una coppia deve essere fatta in modo informato e consapevole, dopo aver valutato con attenzione tutte le possibilità e le diverse strutture a cui affidare un patrimonio così prezioso.

Dopo aver preso la decisione di conservare, dopo aver scelto la struttura, cosa devono fare i genitori? Quali sono le azioni da compiere?

Si tratta di pochi e semplici passi, che però è bene avere chiari in mente.

Innanzitutto è sempre bene verificare che la biobanca prescelta per la conservazione delle staminali del proprio figlio offra elevati standard di qualità (un buon indicatore è la certificazione GMP, la principale certificazione internazionale di qualità) e una assicurazione che garantisca il servizio in caso di insolvenza o problemi finanziari della struttura.

Dopo la firma del contratto con la biobanca, mamma e papà dovranno occuparsi di ottenere il nulla osta all'esportazione delle cellule staminali. La procedura è semplice e occorre compilare dei moduli forniti dalla direzione sanitaria dell'ospedale prescelto per il parto.

Nel frattempo la coppia deve contattare la biobanca, che invierà ai genitori un pacchetto informativo e il kit di raccolta delle staminali: uno speciale contenitore all'interno del quale vengono posti gli strumenti necessari al prelievo e che consentono la corretta conservazione del sangue cordonale sino al suo arrivo alla biobanca. Una unità elettronica registrerà la temperatura interna del kit e sarà connessa con un termometro esterno, in modo che le condizioni del campione dopo la raccolta possano essere monitorate costantemente durante il viaggio.

Inoltre, le migliori banche del cordone, affiancheranno alla famiglia un tutor personale che sarà sempre disponibile a rispondere ad ogni domanda della coppia.

Quando arriverà il gran giorno, sarà il papà a doversi ricordare di portare in ospedale il kit per il prelievo delle staminali dato che la mamma sarà già abbastanza impegnata a far nascere il piccolo! Il sangue del cordone, contenente le staminali, sarà prelevato dal personale medico una volta avvenuta la nascita.

Dopo il parto, mamma e papà dovranno comunque ricordarsi di telefonare alla biobanca, dopodiché non ci sarà più nulla di cui preoccuparsi.

La biobanca invierà un corriere direttamente nella stanza di degenza della mamma e si occuperà della spedizione del campione al laboratorio della biobanca, dove verrà sottoposto a tutte le analisi per verificarne il volume e il numero, la qualità e la vitalità delle cellule raccolte. Una volta superate le analisi, il campione verrà preparato per essere crioconservato. Successivamente mamma e papà riceveranno il certificato di crioconservazione. A questa temperatura così bassa le cellule staminali si conserveranno per anni e in caso di necessità per il bambino o per la famiglia, sarà possibile richiamare il campione richiedendo l'autorizzazione all'importazione al Ministero della Salute.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com