Marzo nu poco chiove e n’ato ppoco stracqua… | Venturino Lazzaro

Venturino Lazzaro | Cambio Quotidiano Social


Cari amici, buona domenica. Dopo la giornata solare di ieri, la coerenza di Marzo, oggi, ci riporta in autunno. Passerà. Sto leggendo un libretto prezioso. È agevole e minuscolo, ma denso e interessante. Si tratta di "Calendario Civile", una raccolta di saggi, di diversi illustrissimi autori, su altrettante date celebrative (non religiose), storicamente importanti, della nostra Repubblica. Si passa agevolmente, passo dopo passo, dal 2 Giugno al 1' Maggio, dal 25 Aprile all'8 Settembre (per citare le date più note), ma passando anche per altre date importanti che non sempre ricordiamo come dovremmo. Del resto, siamo spesso impegnati a celebrare passaggi almeno altrettanto famosi, ma di un calendario "in-civile" a noi fatalmente più consueto. Non manchiamo, infatti, di officiare, puntualmente e ritualmente, l'aggressione agli alberi di mimosa a Marzo, lo sgozzamento dei maiali tra Dicembre e Gennaio, lo scannamento dei capretti e degli agnelli a Pasqua, del tacchino (all'americana) a Novembre. Questo poi, è il periodo in cui la ròncola, l'efferatezza e l'abitudine, stanno per abbattersi sulle palme, che vanno scuoiàte per tempo, per farne fiocchi e trofei da benedire e vendere sul sagrato tra qualche giorno. Una danza continua che il registro "Civile" e quello "Incivile" (tra testa e pancia) fanno da sempre sui piatti di una rigorosa e spietata bilancia, che alla fine dà il peso di ognuno di noi, della nostra intelligenza, della nostra storia e soprattutto del nostro futuro. A proposito di bilancia, siamo in due e ho messo in conto 300 e rotti grammi di pasta (per una carbonara estrema). C'è chi dice che, per due, ogni grammo oltre i 200 è sovrammisùra di inciviltà. In attesa di calarla, torno a leggere. Buon pranzo.