Vogliamo chiederci, con questo articolo, il perché, a Crotone, rimangono irrisolti i vari problemi? Questa la nostra risposta: perché qualsiasi Amministratore, sia a livello locale che regionale, o nazionale, pretende di poter ottenere il privilegio della “primogenitura”!
di Rodolfo Bava | Calabria Domani
Pertanto, su ogni singolo argomento, si registrano degli interventi “singoli”. Cerchiamo di analizzare uno dei tanti problemi: la riapertura dell’aeroporto di Crotone.
- il Sindaco Ugo Pugliese scrive al Ministro delle Infrastrutture Delrio;
- l’on. Dorina Bianchi, Sottosegretaria, interpella la Sacal per sapere qualcosa;
- il Presidente della Giunta Calabrese Oliverio dichiara che, in Calabria, gli aeroporti dovranno essere tre.
Con quali risultati? Probabilmente il Sindaco Pugliese non riceverà alcuna risposta; la risposta alla Sottosegretaria on. Bianchi, se ci sarà, sarà evasiva, come le varie dichiarazioni elargite dal Presidente della Sacal; la dichiarazione del Presidente Oliverio non potrà che rimanere lettera morta.
Ecco perché, nel corso di un nostro recente articolo, avevamo sostenuto che soltanto un poker d’assi – Sindaco, Presidente Giunta Regionale, Sottosegretaria e Ministro Delrio - potrebbe risolvere la questione della riapertura dell’aeroporto di Crotone.
E ciò dovrebbe avvenire con una triangolazione: il Sindaco provvederà ad informare del problema il Presidente della Giunta Regionale il quale si premurerà, a sua volta, di interpellare la Sottosegretaria affinché possa fissare un appuntamento con il Ministro Delrio.
E, nel corso della riunione romana, bisognerebbe far conoscere al Ministro delle Infrastrutture le dichiarazioni molto tendenziose del Presidente della Sacal, secondo le quali non vi sarebbe l’utenza nel crotonese. Mentre, invece, sono transitati dall’aeroporto di Crotone, nel corso del 2015, ben 280 mila passeggeri, con un incremento del 325 per cento rispetto all’anno precedente
Inoltre, altra precisazione necessaria sarebbe quella delle rotte da assegnare. Ovvero: quelle del 2015. Vale a dire: verso Roma, Milano e Pisa. E non già quelle previste dalla Sacal, tendenti soltanto ad affossare l’aeroporto di Crotone. Soltanto così agendo sarà possibile – secondo noi – la riapertura dello scalo aereo.