Toxoplasmosi: quali pericoli se contratta in gravidanza?

29 aprile 2017, 08:30 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente Genetica

Quando una mamma è in dolce attesa sono tanti gli accorgimenti che deve seguire per tutelare la salute non solo di sé, ma anche del proprio bebè. Per farlo è consigliabile che la gestante si sottoponga ad esami di screening prenatale come ad esempio il test del DNA fetale, un esame non invasivo che rileva le più diffuse trisomie cromosomiche.

All’interno dei percorsi di screening sono previsti anche dei prelievi ematici che stabiliscono se la mamma è immune a rosolia e toxoplasmosi, due malattie che se contratte durante la gravidanza, possono provocare danni di un certo rilievo al feto¹. La toxoplasmosi è ospitata da gatti e felini ed è causata dal parassita Toxoplasma Gondii².

L’infezione al feto può essere trasmessa dal momento che la mamma contrae la malattia. Tanto più la gravidanza è ad uno stadio avanzato, tanto maggiore è la frequenza di contagio³, mentre la gravità dell’infezione al feto è maggiore se la toxoplasmosi viene contratta precocemente⁴.

Per evitare di contrarre questa malattia durante è la gestazione è bene:

  • lavarsi le mani prima di mangiare e prima di cucinare
  • lavare molto bene verdura e frutta
  • evitare carne e pesce crudi, oltre che gli insaccati
  • preferire carne e pesce cotti a puntino
  • evitare di entrare in contatto con feci di gatto o con terreno contaminato dalle feci dei gatti. In alternativa è meglio utilizzare guanti di protezione e lavarsi poi per bene le mani

Secondo uno studio europeo, la prima fonte di contagio in gravidanza è data dal consumo di carne cruda o poco cotta⁵.

Una strategia preventiva ad hoc che tiene conto delle misure preventive di cui sopra, può essere determinante nell’evitare di contrarre la toxoplasmosi. Allo stesso modo sottoporsi a controlli medici e a prelievi ematici è importante per capire se la mamma è immune o meno a questa malattia. Tra gli esami di screening prenatale non invasivi, c’è il test del DNA fetale, affidabile al 99,9% e che rileva le principali anomalie cromosomiche e microdelezioni.

Per ulteriori informazioni sullo screening prenatale non invasivo visita il sito www.testprenataleaurora.it

Fonti:

  1. Principi di malattie infettive – a cura di L. Calza; pag. 207
  2. Medicina dell'età prenatale: Prevenzione, diagnosi e terapia dei difetti congeniti e delle principali patologie gravidiche - Di Antonio L. Borrelli, Domenico Arduini, Antonio Cardone, Valerio Ventrut; pag. 294
  3. Enciclopedia medica italiana, Volume 10; Uses Edizioni Scientifiche - Firenze; pag. 397
  4. Gravidanza fisiologica, linea guida 20 – a cura del Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità,
  5. CeVEAS
  6. Cook AJ, Gilbert RE et al. Sources of Toxoplasma infection in pregnant women: European multicentre case-control study. BMJ 2000; 321:142-7.