Rombo di Tonev. Il Bulgaro Pitagorico spacca il Pescara e rincuora il Crotone

7 maggio 2017, 16:32 Trasferta Libera

Il fanalino di coda non dà più segnale. Stecchito, centrato, colpito e affondato da una cannonata (Tiro fortissimo scoccato verso la porta, secondo la voce specifica in Dizionario del Calcio), una prodezza balistica, un goal partita impacchettato in unicum, con folgore e tuono dal bulgaro Aleksander Tonev, detto in cartellino l’esterno prima in mano all'Aston Villa, poi in prestito al Celtic, passato tra le file del Frosinone, città dal gusto tipico, Ciociaria e danze campestri, abbastanza simili a quelle suonate klezmer della sua non lontana terra di Sofia.


di Vito Barresi | Trasferta Libera

Tonev, è stato l’asso nella manica del suo allenatore Nicola. Che ha innestato il bulgaro classe 1990, esterno offensivo sia sinistro che destro, proprio quando il Crotone annaspava sotto gli assalti di un Pescara, ben guidato dal vecchio padre Zeman, pronto ad affondare le speranze pitagoriche, mettendo una pietra sopra alla rincorsa sull’Empoli, con un bofonchiabile e un pò acidulo ‘mal comune mezzo gaudio’. Ma così non è stato. Su Simy in evidente difficoltà, poco incisivo e disorientato calava il sipario richiamato a bordo campo.

Trotta si riassemblava istantaneamente arretrando di almeno venti metri, precettato con ordine perentorio a non cercare la via del goal ma ad assestare il lavoro più fitto e di filtro a centro campo, curandone l’interdizione e la ripartenza, mentre Tonev svariava nella tre quarti pescarese, conquistando terreno, fino allo scoccare del colpo straordinario, che ha centrato quasi il sette della porta.

I flash dei fotografi e le riprese dei cineoperatori hanno documentato uno di quei goal da manuale e da moviola che rimandano alla memoria le mitiche gesta del Gigi Riva, Rombo di Tuono, il fortunato soprannome che Gianni Brera diede all’attaccante del Cagliari. Un pezzo che ridava linfa vitale a tutta l’equipe rossoblu, rimetteva in sesto l’assetto nervoso e ansiogeno di Mister Nicola pronto a recepire quel segnale radio da Empoli che purtroppo stava strappazzando il Bologna come un classico e succulento friggione.

Allo stato attuale le cose in classifica stanno che il Palermo scende in B a tre giornate dalla fine del campionato, allineandosi in fila con il Pescara. Sulla terz'ultima casella la lotta è ancora aperta dopo che il Genoa vince sull'Inter, l'Empoli sul Bologna il Crotone sul Pescara.

Tra calabresi e toscani la distanza scende a soli 4 punti e a 5 dai genovesi. Se si dispongono le carte sul tavolo le coppie si compongono con un Crotone Udinese, Cagliari Empoli, Palermo Genoa. Sud, Nord e Isole comprese, il campionato per il Crotone si gioca tutto in questo agognato Tris.

Udinese in vista Europa vien sul mare, scende in spiaggia della riva sud. Speriamo nello specchio di Archimede. E che Delneri si abbronzi quanto basti. Senza alcuna protezione solare.