Davide Nicola getta nella mischia il bulgaro Aleksandăr Tonev. Il croato risponde con un bolide da fuori area che s’infila all’incrocio dei pali, alla sinistra di Fiorillo, e rende incandescente un pomeriggio grigio, di piombo.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
È lui l’uomo partita in Pescara-Crotone 0-1. Un gol che vale la pena festeggiare con un “giallo” per essersi sfilato la maglia, assediato dai compagni di squadra, che non si stancano d’inseguire un sogno, la salvezza. Un traguardo che le vittorie di Empoli e Genova rendono sempre più irraggiungibile.
Si spera in un “pit stop” lento di una delle due e l’inseguimento continua fino all’ultima goccia di sudore. Davide Nicola, “motivatore” di uno spogliatoio di giovani “apprendisti”, ci crede ancora. Intanto raccoglie i complimenti di tutti, anche dai super critici che lo avevano dato per retrocesso a dicembre e sul filo dell’esonero.
Tra gli elogi, da incorniciare c’è quello di Montella, dopo Crotone-Milan 1-1: “Grande risposta, ora le gare facili. Il Crotone è da Champions” e voterà Nicola come allenatore dell’anno. Tra aprile e maggio ha conquistato 14 punti in sei partite, più della Juve e gli stessi del Napoli, una media scudetto, primo in classifica.
Ma Nicola si sofferma prima a motivare e ringraziare Tonev per il suo “bolide”. “Ha fatto bene tutta la settimana e ha fatto bene per noi e per lui”. Per il resto è consapevole che “il Crotone sta scrivendo una favola”, ma questa vittoria non basta: “è tutto difficile, ma sappiamo che non è impossibile. Nella nostra speranza c’è anche che gli altri non riescano a vincere o rallentino il loro percorso. In questo momento conta non perdere le motivazioni e la convinzione che non tutto è scontato o vada come pensa la gente”.
