Ancora una volta, con sentimento, è stato assegnato il premio giornalistico “Franco Razionale”. L’edizione 2017 ha condiviso “Campioni di Vita”. Un binomio orientato a suscitare, ravvivare e consolidare una coscienza sportiva intesa ad elevare lo spirito, il fisico e privilegiare l'integrazione sociale del diversamente abile. Un’indagine esplorativa che il coordinatore del premio, Piero Pili, giornalista assieme alla collega Donatella De Pietro e Antonio Razionale, fratello del compianto giornalista, ha curato nei dettagli.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
Nella sala consiliare, alla presenza del primo cittadino e di autorità sportive e istituzionali, gli atleti paralimpici hanno manifestato le loro esperienze di vita e di sport, orgogliosi dei successi e fiduciosi del loro futuro. Tutto espresso nel fascino della massima semplicità e umiltà: un “gioco” di grande impatto emotivo, di benefici fisici, relazionali e di sogni realizzati.
La delegata regionale- scolastica del C.I.P (Comitato Italiano Paralimpico), Tina Spizzirri Marzo, ha riscontrato “Una platea eterogena con i prerequisiti giusti per capire questo “mondo differente” dove vi è gente che pratica lo sport in base alla tipologia di handicap mentale, razionale, fisico e sensoriale. Un richiamo al passato per testimoniare la storia olimpica di Crotone che, oggi, può e deve diventare una Città Paralimpica offrendo a tutti un sistema di competizione sportiva fondata sull’attribuzione di vantaggi differenziati, che si estrinsecano anche nell’ambito della vita quotidiana”. Un “lancio” per il Coni a sfruttare il mare come prima struttura “paralimpica”.
Pasquale Demasi, da 37 anni in carrozzina, è tre volte Campione Italiano di tiro con l’arco, Pararchery. Con l’entusiasmo del campione, ha mostrato i segni tangibili che gli hanno ridato la voglia di vivere: “La volontà e la tenacia sono state più forti del mio handicap” … un lungo applauso ha espresso l’emozione di quel momento.
Nicole Orlando, un’altra record woman mondiale, piemontese ma di papà calabrese, che ha cancellato con lo sport la ferita ed il disagio di un handicap. La giovanissima atleta è salita più volte sul podio, premio delle sue fatiche e della tenacia.
Belle queste favole di “atleti-invincibili”, nessuno di loro ha parlato di inaccettabile clima di violenza e di intolleranza, ma di una partita con la vita ben giocata, con risorse inaspettate sul piano della solidarietà.
Dario Della Gatta, presidente nazionale del Comitato Organizzatore dei Giochi Paralimpici Giovanili, abbandona l’emotività e invita tutti a cimentarsi con stimoli più razionali, rivolgendosi al sindaco della Città e ai rappresentanti di altre istituzioni presenti alla sala consiliare, che ospita la manifestazione.
“C’è da ragionare insieme su qualcosa che si può fare praticamente: con l’aiuto del CONI e del C.I.P si possono aprire scenari enormi di collaborazione ed integrazioni di tipo aziendale e comunicativo. Su questa scorta, le società sportive crotonesi devono essere disponibili ad attivare sezioni di attività paralimpioniche non solo di carattere fisico e visivo, ma anche intellettivo e relazionale con i ragazzi. Il messaggio va anche al Crotone Calcio. Lo abbiamo già fatto con Torino e Sampdoria, molto a attenti a questo problema. Ci vuole il giusto canale di comunicazione per dire a tutti cosa è il paralimpismo e che si può fare. Tutto è basato sulla promozione, l’abbattimento di barriere architettoniche e l’organizzazione di eventi.”
Il messaggio arriva chiaro al direttore generale dell’Fc Crotone, Raffaele Vrenna che, dopo aver manifestato le proprie emozioni e la solidarietà per chi vive nel disagio, ha espresso la volontà, di collaborare, “avviando una Scuola Calcio con nessuna distinzione di sesso, razza, uguale per tutti, aiutando le persone più disagiate, attraverso l’esempio di Gianfrancesco, Pasquale e Nicole”.
Coinvolto emotivamente anche Davide Nicola, allenatore del Crotone, lì per consegnare un premio. Non parla del suo Crotone, ha preso tanti appunti e resta nel tema del paralimpismo.
“Una delle manifestazioni dove mi sono emozionato di più. I loro esempi mi hanno accesso qualcosa nel cervello. I giovani, hanno seguito un percorso che li ha portati al successo della vita. Tutti dobbiamo avere la consapevolezza che una Società, che si definisce civile, deve garantire l’accessibilità, l’inclusione e l’integrazione, come comandamenti etici e morali. Non si può fare a meno di questo. Lo sport non è né mio né tuo, è di tutti. Il paralimpico è l’evoluzione dello sport. La vita è nostra e non vi sono caste. Ci deve essere solo la voglia di partire da una situazione di apparente svantaggio e fare un percorso di consapevolezza per poter dire: io ce l’ho fatta”.
La manifestazione termina con la consegna dei trofei, realizzati dal maestro orafo Michele Affidato. L’XI edizione del premio giornalistico “Franco Razionale” viene consegnato a Riccardo Cucchi, giornalista Rai; Donato De Pietro, editore di RTI Calabria e Salvatore Gaetano, editore di Video Calabria.
Per la sezione sport hanno ricevuto il premio “Razionale”: Nicole Orlando, pluricampionessa paralimpica; Francesco Bocciardo, medaglia d’oro Rio 2016, 400 stile libero paralimpico; Tobia Loriga, pugile, campione italiano pesi welter; Ads Cotronei 1994, recentemente promossa in Eccellenza; la Polisportiva Isola Capo Rizzuto promossa in Serie D; Pasquale De Masi, campione italiano individuale assoluto pararchey; Luca Puce, allenatore di nuoto paralimpico; Dario Della Gatta, presidente nazionale comitato organizzatore giochi paralimpici giovanili.
Il premio della sezione “Amanti dello Sport” è stato assegnato all’imprenditore Sergio Torromino, sponsor del Crotone Calcio.
Si chiude così, una pagina dedicata al giornalista Franco Razionale, che ha dato allo sport la sua voce, la sua intelligenza, il suo tempo libero. Lo ha fatto con passione, lasciando una impronta personale, mentre la sua vita tendeva a spegnersi. Bella la giornata, bello ricordarlo così.