Cellule staminali cordonali: perché conservarle?

19 maggio 2017, 08:00 Sorgente Salute

A cura di: Ufficio Stampa Sorgente

Tutti coloro che stanno per diventare genitori, quando si parla di raccolta e conservazione delle cellule staminali del cordone ombelicale, vanno incontro a diversi dubbi. Molti futuri genitori si chiedono se la procedura è del tutto sicura, e per quanto tempo è possibile conservare le staminali.

È importante chiarire che il sangue del cordone ombelicale viene raccolto al momento della nascita con procedure sicure ed indolori sia per la mamma che per il bambino. Le ostetriche, tramite un apposito ago di grosso calibro, trasferiscono il sangue cordonale dalla vena ombelicale ad una sacca ematica che contiene un anticoagulante. Il campione raccolto viene quindi sottoposto ad opportune analisi ematologiche che valutano l'eventuale presenza di batteri o altri contaminanti che potrebbero causare problemi nella conservazione, oltre a parametri quali cellularità e volume.

Il campione raccolto, una volta terminate le analisi, viene sottoposto ad una serie di trattamenti, come un’eventuale eliminazione della frazione plasmatica o dei globuli rossi, che ne consentiranno la crioconservazione entro una banca del cordone ombelicale. La conservazione avviene dentro biocontainers a -196°C (temperatura raggiunta con azoto liquido o aeriforme), e per evitare la formazione di ghiaccio, il campione viene miscelato con un agente crioprotettivo, generalmente dimetilsolfossido al 10% (DMSO)¹.

Le stanze in cui sono collocati i biocontainers sono dotate di sistemi di allarme capaci di rilevare e segnalare eventuali variazioni di temperatura all’interno di un biocontainer che, se non corrette, potrebbero danneggiare l'intero processo di conservazione. I biocontainers, inoltre, come un ulteriore precauzione, sono dotati spesso di una fonte di azoto secondaria, che può essere rilasciato in caso di avarie, come ad esempio un black-out.

Questi processi permettono di conservare le cellule staminali del cordone ombelicale per un lungo periodo di tempo. Come dimostrato da studi recenti, è possibile crioconservare le cellule staminali del cordone ombelicale per oltre 24 anni senza alterarne la vitalità e le capacità proliferative e differenziative2,3.

Nel corso di una ricerca sperimentale, staminali del cordone ombelicale conservate per più di 24 anni, sono state trapiantate in un modello murino. Le cellule sono state capaci di ripopolare il midollo osseo dell’animale e raccolte a distanza di sei mesi dal trapianto, si sono dimostrate in grado di ripopolare il midollo di un secondo animale3.

Si tratta di straordinari risultati scientifici che ricordano l’importanza della conservazione del cordone ombelicale.

Per maggiori informazioni: www.sorgente.com

Note bibliografiche

1. Moise, K.J., Jr., Umbilical cord stem cells. Obstet Gynecol, 2005. 106(6): p. 1393-407.
2. Broxmeyer, H.E., et al., Hematopoietic stem/progenitor cells, generation of induced pluripotent stem cells, and isolation of endothelial progenitors from 21- to 23.5-year cryopreserved cord blood Blood. 117(18): p. 4773-7.
3. Broxmeyer, H.E., Cord blood hematopoietic stem cell transplantation in StemBook, T.S.C.R. Community, Editor. May 26, 2010.