Manchester Inferno senza Coperchio del nuovo Terrorismo Cellulare


Il nuovo ‘Terrorismo Cellulare’ è un’ascia sanguinaria che minaccia la pace nel mondo. Il dolore che 'questo' nuovo terrorismo cellulare sta infliggendo al mondo è immenso. Più o meno pari ai danni che causa contro le nuove generazioni e il loro futuro, contro la pace e la sicurezza nelle piccole comunità come nelle grandi città metropolitane. Siamo entrati in una fase della storia contemporanea in cui si transita dal vecchio terrorismo old style, anonimo, ideologizzato, localista, irredentista, indipendentista, nazionalista, separatista, anti colonialista e anti imperialista, a nuovo un terrorismo cellulare di carattere e intelligenza atomistica, un mostro che devasta non solo i corpi ma anche la psicosfera globale. Questo neo terrore atomistico, cellulare e nucleare è il prodotto dell'era sociale ed economica post atomica, il resto che sorge come un marea nera minacciosa dopo la fine dei grandi assetti imperialistici e la scomparsa dei confini e delle polarità Est/Ovest, Nord/Sud. Non più anonimo, non più a matrice anarco-situazionista, non più criptico, mascherato, segreto, misterioso e a circuito chiuso come un tempo, il nuovo terrorismo della vita quotidiana è sfacciatamente anomalo e atomico, atomizzato e soggettivizzato, improvvisamente pronto a trasformarsi in un frammento di vendetta, violenza, odio, tragedia e morte, senza lasciare neanche traccia di se stesso.


Vito Barresi | Cambio Quotidiano Social


Solo la scia del dramma, l'ombra della solitudine, l'alone del disumano, l'ombrello contaminante di una pioggia di lacrime e rancore. Il neo ‘Terrorismo Personal’ del secolo 2000 non è più situazionale, localizzabile ma imprevedibile e imprendibile. Non lavora secondo un disegno organico e strutturale ma modulare, asistemico, cellulare, secondo un'aggregazione apparentemente incoerente di atomi mortali, nella logica della fisica e delle particelle, per cui esplode nella sua opzione particellare. Esso s’innesca da sé rimanendo nel flusso, non è statico ma dinamico, uccide in un luogo a frame, a step, inserendosi nel moto perpetuo della civiltà globalista, come un incidente nucleare. Come una bomba nucleare ha la stessa struttura geometrica, gli identici effetti devastanti, sul piano degli equilibri umani e della vita non solo psichica ma persino biologica.

Questa inedita macchina del terrore è in grado di produrre un'incredibile varietà di particelle disposte al proprio olocausto. Essa è un’acceleratore di particelle per eccellenza, una sovranità del nuovo crimine globale, posta al centro e al di sopra un "bazar di particelle terroristiche", una spirale distruttiva pronta all’escalation riversando terrore a dosi sempre più elevate, un vero e proprio arsenale utilizzabili secondo improvvise accelerazioni, con la combinazione di un numero fisso di particelle fondamentaliste. Esse sono pura energia destruenda che non richiese grandi apparati logistici, né complicate tecnologie militari.

Le armi operative sono ridotte all’essenziale, trattandosi di un ‘terrorismo personal’, di un soldato del terrore perfettamente personalizzato nel proprio equipaggiamento. Ciò di cui hanno invece bisogno è una spiccata perizia nelle paratattiche di intelligenza e analisi ambientale, essenzialmente finalizzate e nascondere, depistare, rimuove e cancellare le tracce elettroniche e comunicative, il tessuto della conversazione e della relazionalità personale, azzerando attorno ai terroristi ogni possibile controllo sociale.

Ormai sappiamo molto bene a quali possibili distorsioni può portare il corto circuito tra il terrorismo cellulare e il grande sistema mediale planetario. Occorre trovare nuove politiche della sicurezza, cambiare molte logiche dell’attuale pensiero pubblico dominante.