Il Sindaco delle Cose Chiuse. Trasporti Mobilità Infrastrutture l’anno fallimentare di Ugo Pugliese


Al netto dei buoni propositi messi a 'stralcio' nel programma elettorale dall’attuale sindaco Pugliese l'ineluttabile declino socio-economico, insieme al naufragio politico-istituzionale di Crotone, dopo un anno della sua ormai deludente sindacatura, continua inarrestabilmente. Il primo tempo della Giunta Pugliese, nonostante usufruisca dell’apporto di una consolidata cabina di regia, elettoralmente molto forte e politicamente molto scaltra, primariamente composta da due super consulenti, quali l’ex vicepresidente della Provincia, Vincenzo Sculco e l’attuale consigliere regionale Flora Sculco, è stato talmente scarso da far persino rimpiangere la beffarda presa per il culo di buongiorno Crotone coniata alla nascita del tragico decennio valloniano.


Vito Barresi | Cambio Quotidiano Social


Se solo provassimo a raccogliere gli atti prodotti da Ugo Pugliese non si risicherebbe neanche un vecchio quadernetto da scuola elementare tanto poco egli ha indicato e prodotto, se non raccogliere il vuoto della confusione, osservare stupiti la mancanza di una direttrice solida e costruttiva nella guida amministrativa. Fin qui, solo qualche sospiro di supina sudditanza ad altri gruppi di potere e logiche ben diverse da quelle del normale bene comunale di tutti. Ma non staremo qui a fare il solito predicozzo, quando a dire a chi comanda che le cose non vanno e che la città invece di avanzare sta andando pericolosamente tutta a marcia indietro.

Rimarcare la scarsezza amministrativa di Ugo Pugliese, la sua evidente impreparazione a guidare una città piccola ma complessa, la sua indifferenza a dare un impulso alla dignità civica, sostanziando di motivi innovativi e dinamici una democrazia locale sconquassata dal voto di scambio, non basta.

Nel quadro di una situazione di degrado e corruzione, di sottomissione alla ‘ndrangheta e di signoraggio dell’economia criminale e del malaffare, denunciata dalla recente e coraggiosa inchiesta del giudice Gratteri, che ha smascherato alcune forme perverse e allarmanti di connivenza e dipendenza di interi pezzi dell’imprenditoria crotonese, di concupiscenza affaristica con il sistema delle professioni, specie nel ceto degli avvocati e dei commercialisti, fino al determinante controllo di organi dell’informazione a stampa e televisiva, secondo quanto affermato dal magistrato antimafia, è evidente che l’inerzia e la lentezza del Sindaco vanno scosse e incalzate da parte sia delle forze d’opposizione che dell’opinione pubblica e popolare.

Il fallimento apicale e paradigmatico di Ugo Pugliese trova la sua massima espressione nella questione delle infrastrutture. Dopo 12 mesi di siffatta e inconcludente sindacatura, l’arretramento è a dir poco spaventoso.

La più grande importante città del versante jonico calabrese e peninsulare, baricentrica tra Taranto e Reggio Calabria, tra la Sicilia e la dorsale adriatica, è praticamente isolata e svincolata da ogni snodo di collegamento con il resto del Paese.

I punti 'a nodo' di una corda che sta letteralmente soffocando le residue resistenze alla crisi e al default economico e sociale di questo territorio sono come i passi di un Calvario che tutti i cittadini hanno imparato a sopportare. In assenza di una vera e propria strategia d’urto per affrontare le emergenze, li elenco ancora una volta ad libitum.

Aeroporto. Noi non sappiamo se la scorsa estate Pugliese si sia recato in volo privato a Dublino per ivi incontrare i vertici di Ryan Air al fine di scongiurare il loro annunciato abbandono dello scalo pitagorico. Sappiamo che il S.Anna, poi Pitagora, all’inizio era intitolato a Vittorio Pugliese che lo aveva aperto, ora è stato chiuso, proprio nell’era di un altro Pugliese, l'attuale Ugo. Avrebbe potuto il sindaco far restare Ryan Air? C'erano delle proposte a tal proposito. Perchè non si è fatto oppositore o sostenitore aperto di Sacal? Perchè non ha ancora proposto che gli oltre 30 comuni del crotonese, sebbene innaturalmente, entrino a far parte della Società lametina, cambiandone radicalmente la base sociale e il suo indirizzo aziendale? Prendiamo atto, purtroppo, che il Sindaco ha fatto trascorre molti mesi inutilmente senza dare esito ad alcun progetto vero per far si che l’hub non venisse definitivamente chiuso. Aveva in mano una carta sovrana da giocare, cioè quella del Porto, ossia mettere insieme non una ma due infrastrutture regionali strategiche, aprendo una vertenza e un tavolo di trattative serie e proficue. Ma tutto questo Pugliese non ha fatto!

Porto. Cosa avrebbe dovuto fare Pugliese davanti alla chiusura dell’Aeroporto se non dire con garbo istituzionale dovuto al Presidente della Regione Calabria Oliverio, che a fronte della chiusura dello scalo, non per ritorsione ma per principio di cautela e di equità, il Comune di Crotone sarebbe immediatamente uscito dall’Autorità Portuale di Gioia Tauro? Invece, il porto di Crotone, consegnato nelle mani di ‘discusse’ imprese portuali soggette a gravi inchieste della magistratura e persino a scandali di rilevanza nazionale, è di fatto un relitto ostaggio del principale Porto Canaglia dell’intero Mediterraneo, un porto partecipato da un Comune, quello di Gioia Tauro, in queste ultime settimane sciolto dal Ministero degli interni, perché infiltrato e inquinato dalla ‘ndrangheta. Non avrebbe dovuto il Sindaco riportare in Consiglio Comunale la delibera di adesione all’Autorità Portuale di Gioia Tauro-Messina, per ridiscuterla, ridefinirla, riapprovarla, magari disdettarla, alla luce degli orientamenti dettati da un nuovo Consiglio Comunale? Tutto questo Pugliese non ha fatto!

Ferrovia. Sarebbe necessario e utile conoscere in che data sia stata protocollata presso il Comune di Crotone la notifica dell’inizio lavori sul tronco ferroviario Catanzaro Lido-Sibari, la stessa che porta alla chiusura estiva della linea ferrata, tanto importante per il turismo di prossimità. Non sappiamo come, quando e con chi se il Sindaco abbia verificato quale ulteriore aggravamento si sarebbe determinato con la chiusura della Stazione, che andava a sommarsi a quella dello scalo aereo e se si poteva ovviare a tale ulteriore colpo assestato dallo Stato e da RFI al già sgangherato e destrutturato sistema delle infrastrutture pubbliche territoriali. Tutto Questo Pugliese non ha Fatto!

Strada Statale 106 e 107. A tal proposito nonostante le azioni di protesta da parte di vari comitati niente è stato fatto dal sindaco in questi mesi, neanche la convocazione minimale di una riunione tra i sindaci dell’area Jonica che pure sono interessati a migliorare i collegamenti gommati su Crotone, come pure poco si è appreso sulle idee del sindaco a proposito della sempre più dissestata rete viaria provinciale che sta determinando ulteriori e più danni all’economia commerciale e terziaria del capoluogo, che langue in una crisi spaventosa del piccolo e medio commercio cittadino e nel centro urbano. Tutto Questo Pugliese non ha Fatto!

Egregio Signor Ugo Pugliese, leggiamo da un suo profilo che Lei “da 27 anni svolge l'attività di libero professionista nel campo assicurativo, ha uno studio che si occupa specificamente di perizie assicurative e ed è titolare di una società di Risk Management per le aziende, una grande passione, oltre Crotone: quella per il mare.” Bene, bravo, ma non si offenda se le diciamo garbatamente che fare il Sindaco non doveva essere il suo forte. Si metta l’animo in pace e si rifaccia crescere il pizzo. Tutto sommato le dona, riesce a darle un aria più incisiva. Ma lasci stare altro...Una volta si diceva datti all’ippica… ma lei è lupo di mare.

Solo per aiutarla, visto che, comunque, ci deve stare come Vittorio Alfieri, sulla poltroncina di Piazza ‘Residenza’, vorrei darle un suggerimento.

Al suo posto, un qualsiasi Sindaco, avrebbe prima di tutto impostato un Tavolo Permanente sull’Emergenza Infrastrutture. Poi avrebbe sollecitato, sempre garbatamente, le varie istituzioni a partecipare, prima di tutto lo Stato, vale a dire il Prefetto e il Questore, visto che tra strade, ferrovie e scali si tratta primariamente di sicurezza e ordine pubblico, poi la Regione Calabria, poi i Comuni, la Camera di Commercio, la Provincia, i sindacati, i senatori i deputati, il ministro degli interni, la sottoministra del turismo con la gonna, i consiglieri regionali, gli alti prelati e i vari dignatari ecc. ecc. Ciò si chiama partenariato.

Si sbrighi a farlo. Altrimenti la prossima volta, non la prossima Crotone, rischierò di scrivere che lei è ancora il Sindaco ma delle Cose Chiuse.