Su disposizioni dell’Ill.mo Sig. Questore, nel dicembre scorso, agenti della Questura e della Polizia Urbana di Crotone, nonché di funzionari dell’Asp, sequestrarono alimenti in vendita, per le strade della città, ad alcuni venditori abusivi, comminando anche delle pesanti multe.
Identica cosa, è avvenuta, ieri l’altro. Non pensiamo che si riuscirà a bonificare la città dalla vendita di alimenti, soprattutto di prodotti ortofrutticoli, ad ogni angolo delle strade cittadine, con dei provvedimenti sporadici.
Riteniamo, anche, che la procedura dovrebbe risultare ben diversa. Anche per evitare le eventuali intemperanze, da parte di persone esasperate per le loro condizioni di vita. Come è avvenuto ieri l’altro.
Innanzitutto, bisognerebbe individuare due o tre ampi spazi, distribuiti nelle varie zone, al fine di poter dare la possibilità a contadini ed a bisognosi di poter vendere i loro prodotti in posti prestabiliti. Subito dopo, la Polizia Urbana dovrebbe avvisare tutti gli abusivi sulla nuova normativa, avvertendoli che, se non si atterranno a quanto stabilito, verrà loro sequestrata la merce la prima volta; mentre alla seconda infrazione verrà comminata una pesante multa. Soltanto dopo questa fase di “preparazione” si dovrebbe ricorrere al sequestro della merce ed alle multe.
Attualmente, la nostra città appare, come già rilevato, un enorme mercato ortofrutticolo, per la presenza ad ogni angolo delle strade di venditori abusivi. E tutto ciò non è giusto nei confronti dei “regolari”, di coloro, cioè, che dispongono di una rivendita privata o presso i mercati cittadini e pagano le tasse. Ma non è salutare per tutti noi cittadini, dato che frutta e verdura, rimanendo per ore, alle prese dei miasmi elargiti dalle auto in transito, si impregnano di sostanze nocive.
Riprendiamo da uno studio: “La frutta e la verdura, gli alimenti che dovrebbero essere inseriti in grande quantità nell’alimentazione di ogni individuo per i benefici che apportano in quanto alimenti salutari, se acquistati e consumati dopo essere stati preda dei contaminanti, diventano veleno per l’organismo umano. Tra i contaminanti più facilmente riscontrabili ci sono le diossine, gli idrocarburi policiclici aromatici, il piombo. Contaminanti che hanno attività cancerogena ed altri effetti tossici”.
Ma anche la Magistratura si è espressa sull’argomento (sentenza n. 6108 del 2014): “La messa in commercio di frutta all’aperto ed esposta agli agenti inquinanti costituisce una violazione dell’obbligo di assicurare l’idonea conservazione delle sostanze alimentari e rispettare l’osservanza di disposizioni specifiche,
La legge richiamata del Supremo Collegio è quella sugli alimenti (n.283/1962), il cui art. 5, lettera B) punisce con l’arresto o con l’ammenda la vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione.
Pertanto, regolarizzare il tutto non soltanto farà apparire la nostra città in maniera ben diversa ma apporterà benefici ai venditori in regola con la Legge. Ma, soprattutto, apporterà grandi benefici alla salute di tutti noi cittadini.
Rodolfo Bava