Chiamatemi Anna, la nuova serie TV su Netflix

‘La casa della signora Lynde sorgeva proprio nel punto in cui la via principale di Avonlea si immetteva in una valletta delimitata da alberi di ontano e ricca di prati in fiore, tagliata da un torrente che sgorgava nel bosco di proprietà dei Cuthbert.’


Patrizia Muzzi | Cambio Quotidiano Social


È l’incipit di ‘Anna dai capelli rossi’, romanzo scritto da Lucy Maud Montgomery e pubblicato per la prima volta nel 1908. Da qualche giorno è disponibile sulla piattaforma Netflix la sua ennesima trasposizione ‘Chiamatemi Anna’, interpretato dalla bravissima Amybeth McNulty (che sembra nata per interpretare Anna Shirley) e sceneggiato da Moira Walley-Beckett già premiata per la serie Breaking Bad.

Per molti di noi ‘Anna dai capelli rossi’ è soprattutto il cartone animato giapponese degli anni ’80, che temo piacesse esclusivamente alle ragazze un po’ secchione.

Ma leggendo il romanzo di Montgomery, s’intuisce subito che il suo intento era piuttosto quello di spazzare via in un sol colpo i cliché sugli orfani dalle misere vite impossibili, tipico dei romanzi dell’epoca. Per il personaggio di Anna Shirley, l’autrice s’ispirò esteticamente alla bellissima Evelyn Nesbit, modella molto popolare negli Stati Uniti e musa di numerosi artisti di New York. Anna, che da bambina è descritta così:

‘il viso aveva lineamenti minuti, era pallido e smunto e disseminato di lentiggini. La bocca era grande e altrettanto grandi gli occhi che in determinati momenti assumevano un colore verde chiaro, in altri un leggero grigio… il mento era appuntito e pronunciato… la fronte alta e liscia… Insomma un osservatore acuto avrebbe dedotto da tutti questi particolari di trovarsi davanti a una personcina non comune.’

Con la crescita subirà la trasformazione del brutto anatroccolo. La forza, l’energia e la gioia che sprigionano dalle sue parole sono talmente dirompenti che non solo gli altri personaggi del romanzo ne sono contagiati ma anche il lettore inizia presto a ragionare come lei, a guardare il mondo che con occhi diversi. Credo che la chiave del pensiero di Anna Shirley si trovi all’inizio del quinto capitolo:

‘Ho deciso di godermi questa gita’, disse Anna a Marilla, confidenzialmente ‘So per esperienza personale che, se lo si vuole con forza, si può godere di qualsiasi cosa. Certo, bisogna essere decisi sul serio.’

Anna è un personaggio solare e positivo non per ingenuità, come potrebbe fare supporre la sua giovane età, ma per scelta. Ha già visto e vissuto parecchie brutture del mondo, ma è determinata a non subirle. Anche se dovessero imprigionare il suo corpo, la sua immaginazione la salverà. La fervida fantasia della bambina è, infatti, l’altro punto cardine del romanzo.

La serie TV si apre con eventi non descritti nel libro, con l’intento quasi certo di catturare gli spettatori abituati a serie e a situazioni più cruente, di stupire e forse di includere il pubblico maschile.

Se nel romanzo Anna dichiara di amare il romanticismo e le storie d’amore strappalacrime e perfino Marilla inizierà a sorridere durante i suoi lunghi sproloqui che assumeranno sempre più un tono consapevolmente tragicomico, nella serie TV la allontanano spesso dagli altri protagonisti senza darne un’immagine divertente. È vero che all’inizio l’autrice del libro ci lascia intuire un’infanzia di sofferenza, ma lo fa senza perseverare, dando spazio al presente comunque positivo.

La serie di Netflix indaga il lato più cupo della storia di Anna e lei appare più come un’eroina dark vittima di mille ingiustizie, a tratti fin troppo emancipata. Per i puristi del romanzo la storia apparirà un po’ diversa: Marilla, soprattutto nelle prime puntate, è un molto crudele, Anna Shirley è ambigua e ambivalente al limite del bipolare, l’isola sembra più popolata da misogini e pedofili che da uomini perbene.

Ma nonostante ciò, la serie funziona grazie a una bella fotografia, ai costumi, alla bravura della protagonista, alla solita operazione nostalgia che scatta nelle menti dei più vecchi come me o semplicemente perché Anna Shirley è e sarà per sempre uno dei più bei personaggi creati dalla fantasia di uno scrittore, capace di catturare l’immaginazione di tutti i lettori del mondo.