In una città di mare, l'acqua dovrebbe trovare un habitat naturale. Un concetto, questo, forse perfino lapalissiano che, però, può valere bene per tutte le altre realtà, ad ogni latitudine, ma non anche per Crotone, dove di logico, com'è noto, c'è assai poco.
di Sr* l'impertinente
Da qualche tempo, infatti, l'Amministrazione comunale di Crotone ha inanellato una serie di progetti, peraltro assai criticati, il cui filo conduttore sembra essere proprio una certa idiosincrasia per quella che, in fondo, è una delle fonti della vita: l'acqua, appunto.
“L’acqua - sosteneva infatti Talete - è la sostanza da cui traggono origine tutte le cose; la sua scorrevolezza spiega anche i mutamenti delle cose stesse”.
Il Comune, però, non vuole assecondarlo, forse per non urtare la suscettibilità di un altro matematico, Pitagora, che da queste parti è di casa.
L'esecutivo a guida Pugliese (per giunta un amante del mare), infatti, sembra volerne cancellare tutte le tracce da alcune opere dove, in origine, era, per le stesse finalità delle strutture in questione, assoluta protagonista: come, ad esempio, nel caso di una fontana o di una piscina.
Ma, andiamo per ordine. Prendendo a pretesto l'inciviltà dei suoi cittadini che tendevano a buttare immondizia nella fontana di Piazza Rino Gaetano, la giunta Pugliese non ha tolto la sporcizia, come avrebbero fatto altrove, ma ha estirpato il problema alla radice, eliminando l'acqua.
Ha, cioè, cementificato la fontana ma, con quello che qualcuno ha etichettato come un “colpo di genio”, sulla stessa ha fatto realizzare, attraverso una resina speciale, un particolare effetto mare, il tutto al modico costo di qualche migliaia di euro.
“Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza” diceva Madre Teresa di Calcutta.
Sarà per questo che l'opera in questione è stata etichettata, fin da subito, come una delle più brutte presenti in città, e non solo. E i competitor, in questo campo, non mancano certo.
In effetti, a guardarla, di primo acchito (a pensarci bene, anche al secondo, al terzo, al quarto, ecc.) la nuova opera desta sì una vasta gamma di sensazioni, d'ogni genere, tranne quelle, però, che solitamente derivano dall'osservazione della bellezza. Ma, de gustibus...
Come se non bastasse, l'attenzione di Pugliese e della sua giunta, si è riversata, poco dopo, su un'altra struttura che, guarda caso, ha ancora a che fare con l'acqua, vale a dire l'ex storica piscina del Coni che ha visto crescere molte generazioni di nuotatori crotonesi.
Anche qui, il punto di partenza era quello di liberare l'area dal degrado, ripulirla, metterla in sicurezza e renderla fruibile; il tutto, però, non ripristinando la sua originaria funzione, quella cioè di una piscina, ma di tramutarla in altro.
Il progetto anticipato dall'amministrazione comunale, infatti, prevede di posizionare alle pareti esterne della ex piscina Coni, dei pannelli che racconteranno la storia sportiva di Crotone attraverso immagini serigrafate.
“L’acqua parla senza sosta ma non si ripete mai” sosteneva Octavio Paz.
A ripetersi, invece, sono le critiche contro la giunta comunale che, se nel caso della fontana si sono limitate a post su Facebook, in quello della piscina sono sfociate, addirittura, nella costituzione di un comitato contro.
Per Claudio Abbado, “la cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri le biblioteche i cinema sono come tanti acquedotti”.
Sarà per questo, per una sorta di principio di simbiosi, che il teatro comunale non apre, la biblioteca non trova una sistemazione definitiva e il cinema stenta.
E c'è chi teme che, vista l'idiosincrasia che l'amministrazione manifesta per l'acqua, non tarderà anche un'ordinanza che vieterà perfino di bere quella dei rubinetti. E c'è chi ipotizza, perfino, che le frequenti mancanze dell'acqua siano solo un modo per far abituare i cittadini a farne a meno.
Per chiosare sull'argomento, se il camerata Senatore sarà ricordato come il sindaco delle fontane, Pugliese, il marinaio, rischia di passare agli annali come il primo cittadino allergico all'acqua: delle fontane e delle piscine, s'intende!
*simbolo dello stronzio