Scatta la stagione numero 134 di serie A, la seconda per l’Fc Crotone reduce da un impegno carico di suspense ed emozioni: salvezza conquistata all’ultima giornata e gran prova su strada in bici, Crotone-Torino (1400 km), di Davide Nicola. Due eventi che testimoniano la fatica e il messaggio di grandissimo impegno di un allenatore ma, soprattutto, di uomo che pone se stesso e la propria problematica al centro di ogni esperienza.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
Gli aggettivi per qualificare le due imprese si sono esauriti. Il nuovo campionato ci porta ad azzerare tutto, anche se Davide Nicola resta un simbolo e una guida ideale per squadre di medio valore.
Ora lo aspetta un’altra durissima corsa e, questa volta, a pedalare saranno i suoi calciatori dello scorso campionato (Cordaz, Ceccherini, Dos Santos,Martella, Rohden,Suljic, Barberis, Tonev, Simy, Nalini, Sanpirisi,Borello, Kotnik, Festa, Viscovo,Dussenne, Cuomo), e i quattro nuovi ingaggi (Kragl, Budimir, Faraoni, Cabrera).
Si è già in ritiro a Moccone, nella Sila calabrese, dopo il primo contatto con l’erba dell’Ezio Scida, disponibile quest’anno sin dalla prima giornata. Prima della partenza, il tecnico pitagorico ha incontrato la stampa per il saluto di inizio stagione e per esternare la gioia di poter comunicare ai tifosi che “si va a lavorare, come sempre, con grande impegno”.
Beppe Ursino, Gianni e Raffaele Vrenna, presidente e dg, impegnati a portare a termine le nuove trattative, che completeranno il quadro tecnico del Crotone edizione 2017-2018.
In questo secondo cammino nella massima serie, Nicola avrà modo di cercare, scrutare, provocare e scoprirei le cose semplici più immediate, tra ragazzi di grande disponibilità e sensibilità, pronti a donare senza chiedere nulla in cambio, secondo il suo credo già sperimentato. Sarà un percorso ricco di stimoli, di rischi e di coraggio quando i momenti saranno burrascosi.
Tutti sono consapevoli che c’è tanto lavoro da fare.
“Da oggi in poi c’è solo da valutare il fatto che si è perso il 50% dei calciatori che hanno partecipato allo scorso campionato, alcuni di un certo livello. Ma con l’operato della società, attiva come sempre, dobbiamo ricostruire un’altra squadra. Il vantaggio è che sono rimasto io e soprattutto i miei collaboratori, che per me sono fondamentali (Manuele Cacia, vice allenatore; Stefano Stoppino, preparatore atletico; Rossano Berti; studio palle inattive, Federico Barni, video analisi; Elmiro Trombino, recupero infortunati; Ivan Moschella, collaboratore tecnico e Antonio Macrì, preparatore dei portieri, ndr.) e una decina di giocatori che hanno già lavorato con noi”.
Le aspettative non mancano, Nicola resta fiducioso su quanto la Società potrà fare e che possano esserci dei ritorni.
“Mi aspetto che la Società faccia quello che ha sempre fatto, conscia di ciò che serve per completare la rosa. Se ci fosse la possibilità di portare due giocatori che hanno lavorato con noi lo scorso anno, non si tratterebbe di nuovi acquisti e sarebbe un vantaggio. L’idea di iniziare era quella di mantenere il gruppo che aveva conquistato la salvezza e poterlo migliorare con altri nuovi. Altrimenti bisogna cercare alternative diverse, considerando che questo campionato sarà più difficile perché le tre neo promosse stanno dimostrando di avere molte forze per allestire squadre competitive. Basti vedere gli acquisti che hanno già fatto. Noi dobbiamo essere consapevoli che in questo momento stiamo partendo nelle stesse condizioni dello scoro anno: siamo all’anno uno come torneo di serie A, ma all’anno zero come completamento della squadra”.