Caccia al commerciante sul lungomare di Crotone. Serrata e corteo dal Prefetto contro il Sindaco Pugliese

Fuochi notturni sul lungomare di Crotone. Ma non per prendere 'lucciole' quanto per sgombrare gli abusivi.Una vera e propria caccia al commerciante, prima ambulante poi stanziale, quella che si è vista, davanti a migliaia di cittadini increduli e sconcertati, la sera del venerdì 14 luglio sul lungomare di Crotone, dove gli uomini della locale compagna dei Carabinieri, coadiuvati da quelli del Comando Vigili Municipale, assente la Polizia di Stato, forti di un’ordinanza sindacale che regola le attività commerciali in quella parte della città, hanno effettuato verifiche documentali e ingiunto l’immediato sgombero di suolo pubblico abusivamente occupato o senza la necessaria autorizzazione dei competenti uffici afferenti l’Assessorato Attività Produttive e Commercio. Sono state scene di vera e propria desolazione serale.


Vito Barresi | Cn24

I commercianti del Lungomare, già ferito a morte da numerosi e atavici problemi, il cui assetto è stato ulteriormente destabilizzato dalle polemiche sul rudere intoccabile dell’ex Piscina Coni, oltre che da quelle di una discutibile balneabilità delle acque e igiene degli arenili, si sono unanimemente e apertamente ribellati a una scelta, portata avanti dal Sindaco e dall’assessore al Commercio Sabrina Gentile, che con specifica disposizione, il cui fine sarebbe quello di ridare decoro e accoglienza, hanno di fatto messo nel mirino dei controlli i piccoli imprenditori che cercano in tutti i modi di animare e rivitalizzare la vita serale della zona turistica.

Da qui la reazione degli esercenti che hanno inscenato una civile protesta, anche coreograficamente incisiva, attuando una vera e propria serrata, con saracinesche abbassate, luci spente e lumini accesi per segnalare obiezione e contrarietà ad un’azione che si poteva evitare tramite una preventiva concertazione tra le parti interessate e un’informazione tempestiva ed adeguata.

Un tavolo tanto caro ad altri in altri tempi su cui dialogare, confrontarsi, fare progettualità, effettuare compensazione e raffreddamento di ogni eventuale divergenza e conflitto.

Gli stessi commercianti del lungomare, organizzata una pacifica dimostrazione, si recavano immediatamente davanti agli uffici della Prefettura per chiedere all’autorità competente un immediato intervento al fine di agevolare la tranquilla ripresa delle attività di fine settimana.

Tuttavia non si tratta di raccontare solo l’episodio, quanto di mettere in evidenza anche questa volta, che quest’amministrazione, il Sindaco Pugliese e l’Assessore dr.ssa Sabrina Gentile, hanno clamorosamente fallito e messo in evidenza tutte le loro deficienze operative. Sindaco e amministrazione più che essere privi di un programma sono totalmente carenti di un proprio modello gestionale.

Eppure, per come sono retribuiti mensilmente, il Sindaco con uno stipendio di livello più che dirigenziale, con aggiunta di vari benefit istituzionali e l’Assessore, di cui però non si conoscono con precisione i rispettivi emolumenti, dovrebbero rispondere con un’idonea e corrispettiva prestazione di efficienza e operatività.

Niente di tutto questo. Questa amministrazione così come è cominciata sta continuando. Tutto chiuso, aeroporto, ferrovia, porto, ecc. compreso il sabato sera sul lungomare. Le opposizioni sono patetiche e inesistenti. I consiglieri che vi appartengono reggono il moccolo a Pugliese oppure passano il tempo a trastullarsi sui problemi filosofici. Eppure avrebbero di che chiedere a questa amministrazione a partire dalla semplice redazione di un piano urgente per il rilancio del commercio e il riordino della viabilità.

Ovunque Crotone è in stato di marasma con gazebo assiepati alla rinfusa, ingombranti senza regole di sicurezza e di sfogo antipanico che occludono strade, marciapiedi, portici e quant’altro.

Il nuovo mercatino di Piazza Nettuno è in stato di semi abbandono e semi degrado. Le fiere del primo giovedì del mese sono senza i necessari requisiti della sicurezza e dell’igiene, la fiera della Madonna un marasma di confusione, disordine e insicurezza.

La viabilità è un capitolo di impressionante confusione che richiederebbe rapidamente un saggio riordino e riorientamento, eliminando anacronistiche isole pedonali che hanno distrutto il commercio del centro cittadino, determinando sacche di degrado in cui imperversa il microcrimine e la fatiscenza.

Per quanto antipatico possa sembrare, è doveroso constatare che il sindaco Pugliese è costantemente impreparato su tutto.

Non su un solo tasto è mai apparso pronto, solerte, propositivo, reattivo, insomma capace di risolvere i problemi, di avere una visione amministrativa ampia e strategica. In nessun caso è riuscito a prevenire, vedi differenziata, vedi depuratore, vedi infrastrutture, vedi rapporto con i sindacati, ecc., prima che le debolezza del sistema comunale scoppiasse sotto forma di rivolta e di conflitto sociale.

Quanto avvenuto sul lungomare è sintomatico e pericoloso anche sotto il profilo dell’ordine pubblico e democratico. La Polizia di Stato non era presente perchè non era stata avvertita? Come mai tale evidente assenza, che è sintomo di mancato coordinamento tra le istituzioni e le varie rappresentanze dello Stato in un territorio a rischio come Crotone?

Pugliese invece di sbraitare e mettere toppe come ha fatto in Prefettura, dove si è trovato costretto persino a sconfessare l’operazione legittima dell’Arma dei Carabinieri e del Comando dei Vigili Urbani, affermando di assumersi la responsabilità dell'immediata ripresa delle attività commerciali sanzionate e sospese, al posto di rimandare tutto a lunedì, avrebbe dovuto vestirsi di diversa e più basata autorevolezza, trovando la forza di determinarsi appropriatamente e non demagogicamente.

Altri con dedizione e abnegazione, oltre che con spirito di servizio, avrebbero aperto le porte del Comune anche di sabato e di domenica, per mettersi a disposizione H24 di esercenti, forze dell'ordine, consumatori e cittadini.

Di certo dovrebbe chiedere alla dr.ssa Sabrina Gentile un circostanziato report su quanto accaduto e sul perché si è arrivati alla rivolta del Lungomare. Ovviamente chiedendoli, preventivamente, di consegnarli riservatamente la lettera delle sue dimissioni.