La raccolta differenziata nella città di Crotone cala spaventosamente ancora più giù. I dati sono talmente sconcertanti che non abbisognano di commenti, passando dal “18,6% di Akros ad un vergognoso e scandaloso 6,6 % di Akrea”. Intanto Con scadenza fine di luglio 2017 si paga la prima rata della bolletta che i residenti dovrebbero al Comune di Crotone per la Tari, Tassa sui Rifiuti – Legge 27/12/2013, n. 147 – comprensivo di Tributo Provinciale. Si tratta di somme salate, calate nel contesto sempre più economicamente disastrato e impoverito di una città e di una ex provincia, caduta nel baratro della stagnazione di ogni attività produttiva, con ampie fasce di popolazione ridotta in stato di povertà, disoccupazione, indigenza. I versamenti di fine mese dovrebbero in qualche modo dare una boccata d’ossigeno alle stremate casse di un Municipio che non ha più una lira da investire nei servizi e nei programmi urbani, posto sull’orlo di una crisi finanziaria spaventosa che potrebbe nelle prossime settimane persino sfiorare un vero e proprio default amministrativo. Quel che colpisce è che il Sindaco invece di chiedere il conto a chi ha generato questo vera e propria catastrofe dell’economia locale intenderebbe accollare tributi, tasse e balzelli sulla parte più debole e cioè al ‘numero’, alla quantità dei cittadini e non invece farla ricadere sui patrimoni vasti di natura fondiaria, speculativa e finanziaria presenti nel territorio. Specie per quel che riguarda la questione dei rifiuti urbani si dovrebbe altrimenti far pagare primariamente il grande capitale di Eni e Syndial e altri in ragione degli anni, dei decenni che sono criminalmente trascorsi senza che la grande madre di ogni inquinamento venisse rimossa, attuando quella necessaria azione di bonifica che è la cornice per rigenerare la salute e l’ambiente di una città uccisa dall’incontrollato inquinamento chimico e industriale.
Vito Barresi | CN24
Ma quel che più stupisce è che i crotonesi, invece di ribellarsi a tali smaccati soprusi, mettendo in atto azioni pacifiche e non violente per protestare e mandare subito a casa questa Giunta Comunale con il relativo Consiglio, e cioè spingere a fondo per far cadere al più presto dal proprio piedistallo sia il sindaco che la cricca di politicanti e giannizzeri che lo ha voluto e lo sostiene, andranno a pagare la prima rata TARI, pur di fronte all’impressionante dato statistico che l’ingegnere Voce, leader del Comitato la Collina dei Veleni, ha reso noto sulla sua pagina social, dove scrive quanto segue:
“potevamo solo immaginarlo, ma con la gestione del Sindaco Ugo Pugliese e del super Presidente di AKREA riconfermato, On. Rocco Gaetani, siamo riusciti a fare un balzo indietro. Un notevole balzo indietro, visto che siamo passati dal risicato 18,6% di AKROS ad un vergognoso e scandaloso 6,6 % di AKREA. Se non avessimo fatto la RD, i cittadini di Crotone avrebbero addirittura risparmiato qualcosa. Anzi parecchio, visto che abbiamo dato ugualmente ad AKREA 1.250.000 euro. Forse non tutti sanno che qualunque sia la cifra spesa per il servizio di igiene, da questi super manager, la paghiamo sempre noi. La raccolta differenziata è passata da 5.607,32 Ton a 1.948,37 Ton e i costi sono anche aumentati. Ci siamo ridotti a conferire agli impianti di selezione e pagare a 169 euro/Ton, anche materiali che potevano essere valorizzati, come carta e cartoni. Solo di questi ne abbiamo conferito nel 2016 1.081 Ton in meno. Se a quel tizio che viene a recuperare cartoni in alcuni supermercati, per assurdo, gli avessimo regalato anche quello cittadino, avremmo risparmiato una cifra considerevole. Invece no, abbiamo pagato anche per i materiali pregiati, come plastica, alluminio e acciai. La cosa incredibile, se non paradossale, è che i costi totali indicati nel MUD 2017 per la raccolta differenziata, riferiti ai rifiuti dell'anno 2016, sono stati pari a 968.120 euro, mentre i costi suddivisi per tipologia di materiale ammonterebbero a 479.950 euro (dovrebbero coincidere). Questo perché, mentre AKROS veniva pagata a Ton raccolta, AKREA adesso viene pagata 1.250.000 euro/anno, indipendentemente da quanta raccolta faccia. E non finisce qui, perché nel nuovo piano Rifiuti, i costi di AKREA saliranno ancora. Prepariamoci a bollette ancora più care. VERGOGNA!!!!!! ”
E’ chiaro allora che bisognerebbe scendere in piazza, tutt’insieme, uniti, solidali, incazzati, ribellarci a questo declino della città, aprire un fronte di lotta, una Vertenza città sviluppo ambiente infrastrutture immigrazione, per contestare anche con azioni legali e class action, le bollette inique, sbagliate e ingiuste, costruire al più presto, con sindacati, associazioni, gruppi politici, ecc. una ampia e aperta Coalizione Civica per salvare Crotone, licenziare in tronco questi amministratori impreparati e arruffoni, andare a nuove elezioni comunali.