Sbagliare è umano, perseverare è diabolico ed insistere ancora nell'errore, anche dopo aver sbattuto più volte la testa, è tipico dell'amministrazione comunale di Crotone, guidata da Ugo Pugliese. Prima di subire la flagellazione dei difensori del “fortino”, alcuni anche di ritorno, va subito precisato che non si tratta di una critica ma di una semplice constatazione.
di Sr* l'impertinente
“Chi non fa non sbaglia”, si dice ancora, ed in linea di principio si tratta di una dissertazione condivisibile. Alle latitudini di Crotone, però, ogni cosa ovvia viene sconvolta e anche i vecchi adagi vengono stravolti.
Infatti, l'Amministrazione crotonese è uno dei pochi casi in cui si continua a sbagliare, pur non facendo quasi nulla, almeno per questo primo anno di governo, così come lamentano anche all'interno della stessa coalizione.
“Fare un errore diverso ogni giorno non è solo accettabile, è la definizione di progresso”, scriveva Robert Brault; ed allora, quella con l'imprimatur della famiglia Sculco è proprio un’amministrazione progressista.
“Considerato che a seguito di un successivo e più accurato esame dell’istruttoria complessiva e della documentazione acclusa in allegati alla citata determinazione dirigenziale n. 1506/2017, trattandosi peraltro di materia alquanto complessa, si è rilevato che la stessa risulta imprecisa, incompleta, carente in alcune parti e ridondante in altre e, comunque, non sufficientemente esaustiva”.
Quanto appena scritto non è un’ennesima citazione ma, più semplicemente, un giudizio negativo (e non certo tenero) di un provvedimento amministrativo del Comune pitagorico. La cosa singolare è che a esprimerlo non è stato un esponente della minoranza ma il dirigente facente funzioni dell'ente, che lo aveva appena formulato e firmato.
Un provvedimento che, com'è ormai consuetudine, è stato fatto il 24 luglio per poi essere ritirato il 27, in autotutela e con le motivazioni sopra esposte; si tratta della determina riguardante l'incarico del Comune alle funzioni da svolgere per Crotone sviluppo.
Analogo caso, infatti, si era verificato qualche giorno fa anche con il reclutamento di due dirigenti ex articolo 110, cioè, con incarichi fiduciari. Con tanto di determina, poi ritirata, e relativo avviso ripubblicato il 27 luglio, con i dovuti correttivi.
“Un genitore saggio lascia che i figli commettano errori. È bene che una volta ogni tanto si scottino le dita” soleva Mahatma Gandhi. Ma qui il padre, putativo s'intende, a furia di lasciar fare, non finirà mai di fasciare mani e mettere cerotti.
Crotone sviluppo, come raccontano le cronache giornalistiche, doveva essere il fiore all'occhiello della nuova amministrazione, una macchina capace di produrre soldi per l'ente, intercettando finanziamenti à gogo e elaborando progetti.
Peccato che, però, pur essendo costituita ormai da oltre sette mesi - come la maggior parte delle partecipate d'altronde - stia producendo solo costi, considerato che, finora, non si è riusciti a farla neanche entrare in funzione.
Intanto, tra un ripensamento e l'altro, l'avviso per i nuovi dirigenti scade in prossimità di ferragosto, periodo proprio ideale per consentire una massima diffusione e una grande partecipazione di chi ne fosse interessato.
Come spesso accade, poi, c'è chi ha già anticipato perfino l'esito dell’avviso, che alla fine porterà ad un mero trasferimento da un ente all'altro, dalla Provincia al Comune di Crotone; tanto, la matrice politica è uguale.
“Il più grande errore che ho fatto nella mia vita è permettere alle persone di stare nella mia vita molto più del necessario” sosteneva un anonimo. Ed è quello che pensano già molti cittadini che hanno votato “La prossima Crotone”.
* Simbolo dello Stronzio