Crotone. La Maggioranza che fa acqua tra “trombati” ricompensati e “agguati” orchestrati

2 agosto 2017, 07:28 Sr l'impertinente

A memoria d'uomo, non si era mai visto un passaggio così repentino di un'amministrazione comunale dalla luna di miele (che generalmente corrisponde ai primi cento giorni di governo) alle corna (politiche s’intende). A solo un anno dalle elezioni, che l'hanno visto trionfare come “il nuovo che avanza” e la “speranza per Crotone”, la maggioranza che sostiene il sindaco Ugo Pugliese, sembra essersi sfaldata, neanche fosse un pupazzo di neve sotto il sole cocente di fine luglio.


di Sr* l'impertinente

Che i malumori nella maggioranza non fossero solo il frutto dell'impertinente (autocitazione) immaginazione di giornalisti “brutti, sporchi e cattivi” lo si è visto, plasticamente, nell'ultimo Consiglio comunale, finito prematuramente (15 punti su 54 all’odg).

“Non esiste il tradito, il traditore, il giusto e l’empio, esiste l’amore finché dura e la città finché non crolla sostiene” sosteneva Erri de Luca e sembra un pensiero scritto apposta per la situazione attuale della Prossima Crotone.

Ed a vedere i nomi dei consiglieri “dissidenti” o, meglio, di coloro che all'interno della maggioranza hanno fatto venir meno il numero legale, non dovrebbero essere poi neanche tanto scontenti di ciò che hanno ottenuto dalla maggioranza.

Ad esempio, Angela Familiari fa parte dei Popolari per Crotone che hanno ottenuto non uno ma ben due posti nel Cda di Akrea, con Erminia Longo (moglie di Vincenzo Camposano) e il neo acquisto Raimondo Mancini.

È solo un caso che Mancini e Camposano siano consiglieri “trombati alle ultime elezione, dove il gruppo ha espresso solo la Familiari, rispettivamente per 43 e 49 voti di differenza con i colleghi.

E che dire, poi, di Pedace, il cui fratello Telemaco è transitato prima dallo stesso Cda di Akrea, per poi approdare alla ben più remunerata postazione nella società in house Crotone sviluppo.

Scomodando Zygmunt Bauman: “amarsi e rimanere insieme tutta la vita. Un tempo, qualche generazione fa, non solo era possibile, ma era la norma. Oggi, invece, è diventato una rarità, una scelta invidiabile o folle, a seconda dei punti di vista”.

Restando a ciò che è successo nell'ultima Assise, il sindaco Pugliese ha finalmente annunciato la nomina del nuovo assessore, Rori De Luca, aggiungendo, poi, che chiederà un altro parere sulla sua paventata incompatibilità. Come dire: sulla sua compatibilità ci metterei la mano sul fuoco ma, per essere proprio sicuri, è meglio prima indossare un guanto d'amianto e non avvicinarsi troppo alla fiamma.

Chiederà lumi, ha detto Pugliese, ad un docente universitario di diritto amministrativo. La necessità di quest’ulteriore “consiglio” pone però qualche dubbio in più proprio sulla compatibilità, con l'aggravante, poi, che non sarà certo gratis.

Milan Kundera, a proposito del tradimento, scriveva: “Fin da piccoli il papà e il maestro ci dicono che è la cosa peggiore che si possa immaginare. Ma che cos’è questo tradire? Tradire significa uscire dai ranghi. Tradire significa uscire dai ranghi e partire verso l’ignoto”.

Proprio quest'ultimo sembra essere la destinazione della coalizione di maggioranza che si sta dimostrando senza capo né coda, e dove non traspare un benché minimo indirizzo, di governo e politico.

Ed è in questo caos che trovano terreno assai fertile gli agguati politici come quello orchestrato, chiaramente a tavolino, nella seduta dello scorso lunedì e se il “manovratore” non correrà ai ripari, non sarà certo l'ultimo.

D'altro canto, come diceva Etienne Rey “nella fedeltà ci sono componenti di pigrizia, di paura, di calcolo, di tolleranza, di stanchezza e, qualche rara volta, di fedeltà”. Anche in questo caso paragone perfettamente calzante all'attualità.

Ritornando al rapporto tra Pugliese e la sua maggioranza e alla fine prematura della luna di miele, viene alla mente un vecchio adagio che diceva che “il matrimonio è la tomba dell'amore”. Che fa, poi, il paio con il pensiero di Zarko Petan: “Se qualcuno giura fedeltà fino alla tomba, di solito non pensa alla propria tomba”. Pensa, piuttosto, a ciò che potrebbe ottenere promettendo, naturalmente, fedeltà eterna, almeno fino alla “Prossima” occasione.

* Simbolo dello Stronzio