Enzo Sculco l’immacolato: dalla Via Crucis a Via Roma passando per il rimborso del vitalizio

3 agosto 2017, 14:47 Sr l'impertinente

“Se non è rispettata la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri?” sosteneva Sant'Agostino. Ed è proprio di condanna che si è parlato ieri, durante un’affollata conferenza stampa nel salone dello Starbene di Crotone. Si è parlato, “per essere corretti e veritieri”, come ha detto lo stesso protagonista, della caduta delle pene accessorie che gli consentirà di riavere “l’agibilità politica” o, meglio, la possibilità di ricandidarsi.


di Sr* l’impertinente

Non si accontenta della sola sentenza della Corte d’Appello di Catanzaro, Enzo Sculco, perché è di lui che si parla, ma punta più in alto, alla revisione del processo per far cancellare la condanna stessa.

Nell’occasione, il salone strapieno sembrava una depandance di via Roma (la seconda, dopo il Comune) con la presenza della Giunta comunale, amici, parenti e “dipendenti” del grande Blek nel giorno del suo riscatto civile.


“Piove sul giusto e piove anche sull'ingiusto;

ma sul giusto di più, perché l'ingiusto gli ruba l'ombrello”

soleva dire il barone Charles Bowen.


E su Enzo Sculco, a suo dire, è piovuto per ben 17 anni, da quando sono iniziati i problemi con la giustizia. Ha ribadito, Sculco, che può ritornare a fare politica come se, nonostante la condanna e l’interdizione, finora non l’avesse mai fatta, ed a portare uno scranno in Consiglio regionale e un Ugo Pugliese in Comune, fosse stata la divina Provvidenza.

Non son mancati neanche termini ad effetto - durante la conferenza - come: “calvario”; e precisazioni: come quella che “in molti hanno scambiato l’interdizione con l’inibizione a esercitare quei diritti che mi sono costituzionalmente garantiti”.

Ha annunciato, poi, di voler fare, insieme ai suoi legali, un “incidente di esecuzione”, perché “intanto la normativa è cambiata” e poi anche perché dice di avere in mano carte “inoppugnabili che dimostrerebbero che “la condanna non ci doveva essere”.


“Tu non puoi sentire sui fatti della storia una sola voce.

Ne devi sentire anche altre” sosteneva il buon Andrea Camilleri,

ed è questa, anche, una regola da praticare

per un giornalismo non solo di facciata.


Nel corso del suo intervento ha sottolineato che non intende ricandidarsi ma che la sua preoccupazione principale sia la cura e la soluzione dei problemi di Crotone, che non mancano e non sono semplici, chiedendo solo di non essere più dileggiato.

Per intanto, il suo avvocato, Mario Nigro, ha annunciato che Sculco si rivarrà sulla decisione della Regione che aveva sospeso il vitalizio all’ex consigliere regionale, chiedendone la restituzione a partire da quando la pena era divenuta definitiva.

Dopo il vitalizio, Sculco punta a riottenere anche “l’onore” proprio con la richiesta di revisione del processo e grazie alle carte che l’ex consigliere regionale dice di avere in mano.

Lo stesso legale, poi, ha fatto ricostruito la vicenda e ribadito come una volta che si è “estinta la pena principale e di conseguenza quelle accessorie, esaminati i fatti e le carte, l’onorevole Sculco dal 2013sarebbe senza macchia.

“Se talvolta inclinassi la bilancia della giustizia, fa che ciò avvenga non sotto il peso dei doni, ma per un impulso di misericordia” scriveva Miguel de Cervantes. Sculco dice di non di non aver desistito, come avrebbero fatto in molti.

Continuerà, a suo dire, Enzo, ad impegnarsi e difendersi “senza alcuna acredine, ma con animo sereno anche per chiarire gli aspetti più propri della vicenda giudiziaria”.

Si dice finalmente “liberato di questo peso che mi gravava di questa interdizione. Mi sento quasi più leggero”. Chissà, però, quando anche i cittadini crotonesi potranno togliersi il peso di certi personaggi politici, ingombranti anche se “più leggeri”?

La domanda sorge anche in virtù di ciò che diceva Giovanni Falcone: “… bisogna stare attenti a non confondere la politica con la giustizia penale. In questo modo, l'Italia, pretesa culla del diritto, rischia di diventarne la tomba”.

* Simbolo dello Stronzio