Dorina … d’Arco e di tacco, entra di punta ed esce con un nulla di fatto

14 agosto 2017, 10:13 Sr l'impertinente

“A parità di capacità professionale, gli uomini dovrebbero davvero stare fermi un giro per cedere il passo a una donna. È una questione di giustizia e intelligenza politica. Oggi è impossibile gestire la complessità delle società globali senza il fondamentale contributo delle competenze femminili”: questo il pensiero di Lilli Gruber.

E, a Crotone, devono averla proprio sul serio la nota giornalista attualmente in onda su La7, considerato che, le donne, in politica furoreggiano, occupando, attualmente, due dei più alti incarichi istituzionali.


di Sr* l’impertinente

Il riferimento è alla figlia d’arte, Flora Sculco ed alla sottosegretaria di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dorina Bianchi, che dal 2001, ininterrottamente, siede anche sui banchi del Parlamento.

Ed è proprio di quest’ultima che ci occupiamo, anche perché, in questo periodo estivo e nonostante la calura infernale simile ad un rogo, la stessa Bianchi, come una novella Giovanna D’Arco ha sfilato la spada per difendere il territorio.

“Nessuna lotta può concludersi vittoriosamente se le donne non vi partecipano a fianco degli uomini. Al mondo ci sono due poteri: quello della spada e quello della penna. Ma in realtà ce n’è un terzo, più forte di entrambi, ed è quello delle donne” sosteneva Malala Yousafzai.

E chi meglio dei cittadini di Crotone possono saperlo, considerato che hanno avuto cotanta rappresentante nelle istituzioni, che ha suscitato una così forte impressione fra i suoi contemporanei da dar vita ad una mitizzazione del personaggio.
Non a caso ne ha parlato tutta la stampa nazionale, reinterpretandolo in maniera molto diversa e, talvolta, diametralmente opposta, anche in ambito politico, quella che è stata la sua carriera e le sue qualità.

Sul suo profilo del Ministero, nel reparto biografia, testualmente c’è scritto: “Negli anni ha mostrato una forte passione politica che si è trasformata in un vero e proprio impegno”. E si è impegnata davvero molto la Bianchi nel dispensare la sua passione.

Ancora, si legge: “Nel corso della sua attività parlamentare si è occupata di violenza sulle donne e sui minori, sprechi nella pubblica amministrazione, sanità e unioni civili”.

Certo, una l’impegno ce lo mette così come ha fatto la “Pulzella dei sette cantoni” (pulzella con riferimento alla già citata Giovanna D’Arco e il “sette” alle casacche cambiate nel corso della sua carriera politica), ma non si può fare tutto da soli.

Per tale motivo è pura cattiveria dire, come fa qualcuno (ad onor di verità, in molti) che, proprio nei settori di cui si è occupata, a Crotone e in Calabria in genere, i problemi, rispetto al 2001, sono aumentati, e non di poco.

Tra i suoi cavalli di battaglia, in tutti questi anni, c’è anche l’aeroporto di Crotone, il Sant’Anna che, solo per pura casualità ed una serie di congiunzioni astrali è ormai chiuso da quasi un anno e ancora senza prospettive.

A tal riguardo, la “pulzella di Crotone” ha rimarcato in una nota che per lo scalo pitagorico sta “lavorando per trasferire l’allarme del territorio a livello nazionale”, lamentando, poi, di essere “la sola voce in un coro di silenzi”.

Poco importa se, come sottolinea il Comitato Cittadino Aeroporto Crotone “l’onorevole non ha mai partecipato ad alcuna manifestazione organizzata dal Comitato nella nostra città” e che, “anzi il 14 gennaio 2017 tra due manifestazioni contemporanee a Reggio ed a Crotone l’onorevole presenziò alla manifestazione di Reggio Calabria”.

“Voi, tutti voi golosi di ciò che io dono, ma intolleranti di tanto potere in una donna”, scriveva Veronica Franco, poetessa e cortigiana, interpretata da Catherine McCormack nel film Padrona del suo destino”.

L’eroina, o meglio, la Dorina (per mera assonanza) ebbe a dire che “tutelare e preservare nel miglior modo possibile il patrimonio storico, artistico e archeologico è l’obiettivo costante dell’attività di questo dicastero”.

Tutto il mondo, ormai, sa le condizioni in cui si trova il patrimonio storico, artistico e archeologico crotonese e il pensiero che ci si sia un sottosegretario di Stato del territorio che se ne preoccupa, fa dormire sonni più tranquilli.

E poi, come dimenticare le sue lettere indirizzate al Governo per sollecitare, ad esempio, l’apertura di un ufficio archeologico a Crotone, anche se qualcuno sostiene che, facendone parte, era come se inviasse la missiva a se stessa.

“Per uguaglianza della donna si intende il suo diritto a partecipare alla gestione del potere nella società mediante il riconoscimento che essa possiede capacità uguali a quelle dell’uomo” sosteneva Carla Lonzi.

Su questo non c’è dubbio, visto che se Dorina, ininterrottamente da oltre 5 lustri siede in Parlamento, considerato che la politica è uno di quei settori poco inclini verso le donne, di concorrenza, a livello maschile, ne ha avuta davvero poca, o nulla.

Infine, oltre alle sue attività parlamentari e, dal febbraio 2016, governative, Dorina lascia una concreta testimonianza della sua esperienza, vale a dire, un libro: “Sud. L’altra faccia della medaglia”.

E già si mormora che qualche casa cinematografica internazionale, com’è ormai la fama della nostra rappresentante di Governo, abbia comprato i diritti per girarne un film. Il copione, ormai, i crotonesi lo conoscono da 16 anni.

*simbolo dello stronzio