Crotone. Sindacati contro Pugliese: quando il bue dà di cornuto all’asino

16 agosto 2017, 12:55 Sr l'impertinente

“Lo scaricabarile finisce qui”: questa la scritta che Harry Truman teneva sulla sua scrivania, scolpita in un blocco di marmo, ad indicare che, oltre al Presidente degli Stati Uniti, non vi era alcun altra autorità superiore a cui rivolgersi. Questa frase, invece, da buona città di mare, a tutti i livelli istituzionali, sembra essere scritta sulla sabbia, della spiaggia, tanto che si assiste, perennemente, proprio ad uno scaricabarile imbarazzante.


di Sr* l’impertinente

Quando c’è un’emergenza - in questa città di certo non ne mancano - infatti, si corre subito non a trovare le possibili soluzioni ma ad attribuire le colpe non prima, naturalmente, di aver discolpato se stessi.

Così è avvenuto, ad esempio, per lo scambio di accuse tra La Prossima Crotone e il Partito democratico, con entrambi gli schieramenti che si sono scambiati i peggiori rimproveri, scordandosi, vicendevolmente, chi ha governato la città.

Se è vero ciò che diceva Earl Nightingale, e cioè che “una persona d'autorità non è necessariamente un santo, un artista, un filosofo o un eroe, ma rispetta la verità, apprezza ciò che è bello, conosce come comportarsi ed è coraggioso nel soddisfare le proprie obbligazioni”, si capisce che Crotone, in questi anni, di persone autorevoli ne ha avute ben poche.

L’ultima disfida scoppiata è stata quella tra l’Amministrazione comunale e la triplice sindacale, con quest’ultima che - proprio alla vigilia di Ferragosto - ha accusato la giunta Pugliese di non essere, praticamente, all’altezza di governare.

Lo aveva, in verità, già fatto a giugno, quando l’accusa era stata quella, non meno tranchant, di aver prodotto il nulla nel primo anno di governo della città, sempre più in difficoltà e sull’orlo di una crisi di nervi.

Per tacere, poi, degli scontri sul fronte dei dirigenti comunali, dell’assegnazione delle posizioni organizzative e di altri che hanno fatto scendere i rapporti ben sotto i livelli minimi.

Per Malcolm Stevenson Forbescoloro che si godono la responsabilità solitamente la ottengono; coloro ai quali piace semplicemente esercitare l'autorità solitamente la perdono”.

E così ha fatto l’amministrazione comunale, formalmente a guida Pugliese, ma se si affronta il tema delle responsabilità a Crotone nessuno può proclamarsi innocente, tanto meno i sindacati.

Se, infatti, i politici si sono alternati, anche se con tutta la lentezza del caso e qualche eccezione, da tempo immemore ai vertici delle Sigle crotonesi ci sono sempre le stesse persone. E non si ricordano, sempre a memoria d’uomo, dei risultati tangibili per la città da parte della triplice (ma anche dei sindacati minori), considerato il numero delle vertenze e soprattutto gli esiti e la soluzione delle emergenze.

Finora, infatti, si sono limitati ad attaccare e, naturalmente, trovare le discolpe e imputare al destino, cinico e baro, se non hanno potuto evitare che la città sprofondasse così tanto.

Per la prima Legge di Kinkler, come scriveva Arthur Block “la responsabilità eccede sempre l'autorità”. Qui in riva allo jonio, invece, succede esattamente il contrario, dato che l’unica preoccupazione per tutti è quella di dimostrare di essere i più forti.

E non va certo meglio tra i vari rappresentanti istituzionali del territorio, che manifestano la loro presenza solo attraverso note stampa in cui incensano il loro operato di cui, però, i cittadini non riescono a percepire nulla di concreto.

Ma il meglio lo danno quando i vari deputati, consiglieri regionali e perfino sottosegretari di Stato, si accapigliano per assumersi meriti che minimamente hanno, non mancando di denigrare l’attività degli altri.

Mai nessun accenno di ammissione di responsabilità né, tanto meno, un barlume di presa di coscienza che la colpa di una situazione davvero assai difficile, possa essere anche loro.

La saggezza popolare dice, in queste occasioni, che “il bue chiama cornuto l’asino”. E prendendo per buono questo detto, i mille problemi di Crotone, forse, dipendono proprio dal fatto che in giro ci siano davvero troppi somari e troppi cornuti.

*Simbolo dello stronzio