Lettera a chi conta. Incendi: si faccia una legge e più carcere per i piromani

27 agosto 2017, 10:52 Calabria Domani | di Rodolfo Bava

Alla cortese attenzione del Presidente del Consiglio dei Ministri, Paolo Gentiloni; al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e al presidente della Giunta Regionale Mario Oliverio.

Migliaia e migliaia di ettari di boschi vanno in fumo, ogni anno, nel periodo estivo. Addirittura il 2017 ha registrato il record degli ultimi dieci anni per quanto riguarda le richieste d’aiuto nel nostro Paese.

Anche in questo settore, come in numerosi altri, si agisce dopo e non si previene. Sono necessari decenni per potere rimboschire mentre si potrebbero utilizzare le tecnologie per la prevenzione e forti penalità da applicare per dissuadere i piromani.

I droni in volo sulle aree boschive potrebbero fornire dati tempestivi e preziosi al fine di poter subito intervenire. Ad esempio, i sensori presenti sui droni potrebbero registrare il calore, così da poter comprendere in che punto è prossimo lo scoppio dell’incendio, nonché monitorare l’ampiezza delle fiamme. Anche in previsione di una spessa cortina di fumo. L’utilizzo dei droni si è avuta, per la prima volta, nel corso di un vasto rogo divampato in California nel 2016.

Ma la cosa più importante da fare sarebbe quella di poter legiferare sull’argomento, in modo da poter infliggere numerosi anni di carcere ai piromani, al fine di poter porre un argine a tale fenomeno.

Un altro fattore importante sarebbe quello di non pubblicizzare gli incendi perché si verifica senz’altro un “effetto domino”. Non si tratta di censurare, ma soltanto di “buon senso” da parte della stampa scritta e parlata, affinché alcune persone non cerchino di eguagliare intenzionalmente le azioni dei piromani. Mentre, invece, bisognerebbe pubblicizzare moltissimo le pene riservate ai maniaci incendiari.

Papa Benedetto XVI° ha condannato le “azioni criminose” dei piromani, i quali con il loro comportamento mettono a rischio l’incolumità delle persone e distruggono il patrimonio ambientale, bene prezioso per l’intera comunità. Ed un Vescovo di Locri: “Scomunica per i piromani”.

In Calabria la presenza di circa dieci mila operai forestali dovrebbe contribuire a limitare gli incendi, mentre non è così. Purtroppo!

Rodolfo Bava