Com’è noto anche nell’uso delle parole - come per i vestiti e le borse - ci sono delle mode: e la parola che, in questo periodo va di moda per l'amministrazione comunale di Crotone è quella della “giunta politica”. Un termine che è stato coniato in occasione della chiamata a rapporto del leader “Blek” all'intera giunta, con il sindaco Pugliese in testa, per una reprimenda sull'attività dell'amministrazione che non è ritenuta sufficiente. In oltre due ore le accuse rivolte dall'inquilino di via Roma, dove si svolto l’incontro, sono state dei veri e propri macigni (restando in tema di Blek), e a nulla sono valse le giustificazioni e le etichette da neofiti della politica.
di Sr* l'impertinente
Per Luciano Canfora, “è una necessità fondamentale, per [i sistemi democratici], la esteriorità o ‘macchina della politica’: perché la forza risiede altrove ma deve restare il più possibile retroscenica; e ciò riesce meglio soprattutto se la ‘macchina’ che è sulla scena mobilita al massimo l'attenzione e le passioni”.
A Crotone, invece, di “retroscenico” in politica non c'è niente perché tutti sanno nelle mani di chi è il timone del Comune (e della Provincia) e, pur avendo esperienza marinaresca, non sono quelle di Ugo Pugliese (né tanto meno di Parrilla).
Ai componenti dell'esecutivo, il “ras di via Roma” ha chiesto di darsi una svegliata, altrimenti per alcuni assessori ci potrebbe essere anche un avvicendamento, così come da tempo chiede un buon numero di consiglieri.
Ed infatti è partita l'offensiva dell'esecutivo che non si capisce, ancora, se rivolta più a salvaguardare la poltrona che a risolvere i problemi, con una serie di iniziative che hanno interessato, in ordine, Antica Kroton e aeroporto.
Il noto allenatore Zdeněk Zeman, una volta disse: “Cosa porterei dal mondo del calcio a quello della politica? Comincerei col portare le regole, noi in campo le abbiamo e le dobbiamo rispettare. E poi bisognerebbe trovare persone che non dicono ‘vorrei ma non posso' ma che invece dicono io voglio e lo faccio".
Il termine giunta politica è ricomparso ieri, in occasione dell’istituzione di un gruppo di lavoro, a cui prendono parte tutti i componenti dell’esecutivo, sulla questione della Sacal e dell'aeroporto, promosso - è proprio il caso di dire “tale padre tale figlia” - da Flora Sculco.
Questo perché “la consigliere regionale in carica ha un ruolo determinante nel favorire il dialogo con il presidente Oliverio che, nella vicenda di Sacal e degli aeroporti di Crotone e Reggio Calabria, ha avuto finora un ruolo centrale”.
In realtà tra Oliverio e gli Sculco, dopo il mancato approdo nell'esecutivo regionale della giovane figlia d’arte nonostante i voti incassati alle elezioni, finora son volati solo gli stracci e l'unico dialogo che c'è stato è quello tra sordi.
Sosteneva lo scienziato Albert Einstein che “la politica è un pendolo i cui movimenti che oscillano tra l'anarchia e la tirannia sono alimentati da illusioni perennemente rinnovate”. E Crotone non fa certo eccezione.
È stato istituito, dunque, un gruppo di lavoro, che si occuperà della questione dello scalo pitagorico, della sua possibile riapertura e della società di gestione Sacal.
Una domanda, facile facile: “Senza la costituzione di questo gruppo di lavoro, la giunta comunale, dell'aeroporto S. Anna e della Sacal non poteva occuparsi?”. Ed ancora: “Cosa cambia? La presenza della Sculco?”. Come se in piazza della Resistenza fosse una novità.
Viene in mente, a tal riguardo, un altro pensiero che si suole ripetere, spesso, anche per la politica a livello nazionale: quando non si vuole risolvere qualcosa si deve formare un'apposita commissione o comitato che se ne occupi.
Il fine umorista e scrittore Roberto Gervaso, scriveva, tra l'altro, che “in politica, per esser presi sul serio, non bisogna necessariamente fare sul serio”. E l'amministrazione Pugliese l’ha proprio preso in parola.
Nella nota dell'amministrazione comunale è scritto a chiare lettere che il gruppo si avvarrà anche della professionalità del neo-assessore Rori De Luca, che di acquisizioni e società si occupa da tempo. Ma se si è detto già che ne facciano parte tutti gli assessori, questa specifica sul buon Rori è forse dovuta al fatto che nelle giunte non politiche non possa intervenire fin quando non si risolva la sua presunta incompatibilità, mentre in questa può coordinare addirittura?
Ricordiamo ai più distratti, infatti, che il segretario generale dell'ente, Bruno Rospaspina, ha avvertito che la partecipazione di De Luca alle giunta potrebbe inficiare tutti i provvedimenti adottati.
La cosa diventa ancor più comica se si pensa che le preoccupazioni dell’esecutivo Pugliese nascono anche dalla causa in corso che mette in dubbio la legittimità della nomina del Prefetto De Felice alla guida della Sacal.
È proprio il caso di dire che “il bue chiama cornuto l'asino”. La citazione su questo animale non è stata scelta a caso, considerato che, visto l'impegno della locale classe dirigente sul fronte viabilità, l'asino sarà, presto, l'unico mezzo di trasporto idoneo.
* simbolo dello stronzio