Daniel Pavlovic, Stefan Simic e Marco Tumminello, a disposizione di Davide Nicola, rispettivamente con i numeri di maglia 20, 34 e 32, sono tre delle ultime operazioni di mercato portate a termine da Ursino, Gianni Vrenna ed il figlio Raffaele. Ai tre nuovi arrivi si aggregherà Aristoteles Romero.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
Univoca la motivazione che ha portato a Crotone i tre giocatori: “Abbiamo scelto una società seria che punta sui giovani, crede in quello che fa e sa lottare. Conosciamo le nostre qualità e qui abbiamo la possibilità di potenziarle”.
Tutti convinti che sia stata la scelta giusta perché in prospettiva il Crotone garantisce maggiori valori di crescita. Capezzi, Dussenne e tanti altri, che hanno giocato qui, hanno fornito ottime referenze sui pitagorici e sull’ambiente a Simic.
Sono stati questi gli elementi che hanno “spiazzato” la concorrenza di società di altra dimensione. Nuovi personaggi, nuove idee, energie fresche e meno paure per un campionato che si presenta più insidioso ed equilibrato del precedente.
Giovani di grande personalità e voglia di giocare che Davide Nicola saprà gestire con sapienza ed equilibrio. I giocatori daranno tutto, al tecnico si chiede di continuare a fare cose straordinarie e lo farà, non si è mai tirato indietro difronte alle avversità.
Soddisfatto il direttore sportivo, Beppe Ursino. Appagati per la piena rispondenza tra le intenzioni ed il progetto portato a termine “In un mercato lineare dove non si è stati costretti a concludere le trattative all’ultimo secondo. Senza fare voli pindarici, abbiamo chiuso con i giocatori che erano stati seguiti passo passo, secondo le priorità che ci eravamo prefissati.”
Ha contato l’esperienza e la capacità di saper leggere la personalità dei giocatori e le loro qualità tecniche e di uomini. Sembra sia stato tutto facile, per il ds Ursino e il presidente Gianni Vrenna. Con qualche batticuore, invece, per il giovanissimo direttore generale, Raffaele Vrenna che a soli 28 anni ha trattato gomito a gomito con personaggi esperti e navigati di altre Società, capaci di “rilanciare” di decine di milioni, nelle trattative di un solo giocatore.
Il dg rossoblù, altro giovane in progressione, ha retto bene all’urto dei mecenate del calciomercato. Ha fatto tesoro degli errori del passato e, con grande passione, ha contribuito a portare a termine trattative di grande rilievo.
Raffaele si sente “Una persona fortunata” perché può impegnarsi in una impresa che a lui piace e lo fa “Con tanta passione”. Essere direttore generale di una società di calcio di serie A è una grande responsabilità e tanto difficile per gli impegni che si devono sostenere.
Emozioni e batticuore ve ne sono stati. “Sì, all’inizio quando sono andato alla presentazione dei calendari, lo scorso anno mi tremavano un po’ le gambe, la stessa cosa quando mi sono seduto al tavolo con Andrea Agnelli, Claudio Lotito, gente di questo calibro, perché sono ancora un ragazzo. Ma dopo cinque sei volte che affronti anche queste situazioni ci fai l’abitudine e diventa più naturale. Comunque, sono in discussione tanti soldi e prima di prendere una decisione ci si pensa due volte”.
Una sola lamentela, da parte sua, dopo essere rientrato da Milano: “Sono dispiaciuto per aver letto su alcuni giornali che il Crotone era assente nella riunione di Lega, invece non è così perché sono stato presente nelle sette ore di riunione, fino al termine”.