“Quando sei felice bevi per festeggiare. Quando sei triste bevi per dimenticare, quando non hai nulla per essere triste o essere felice, bevi per fare accadere qualcosa”. E’ quanto sosteneva Charles Bukowski. In Calabria ed a Crotone in particolare, vista la situazione di crisi persistente, non è che ci sia tanto da festeggiare; c’è, in compenso, molto da dimenticare e, visto l’immobilismo, si è sempre in attesa di qualcosa che deve accadere.
di Sr* l’impertinente
Sarà per questo che, tra il dire ed il fare, in terra calabrese, spesso non c’è di mezzo solo il mare, ma anche il vino e la politica. Nel senso che, tra le parole pronunciate dai politici ed amministratori e ciò che si percepisce, spesso sembra di vivere in due realtà parallele.
Proprio come accade, appunto, quando ci si lascia trasportare dalle tentazioni di Bacco, Dio del vino e della vendemmia, nonché del piacere dei sensi e del divertimento.
“Presto, portami un bicchiere di vino, in modo che io possa bagnare la mia mente e dire qualcosa di intelligente” soleva dire Aristofane. Purtroppo, però, spesso le cose promesse, poi, non vengono tradotte in fatti concreti.
In questo senso, particolarmente significative sono le esternazioni del governatore calabrese, Mario Oliverio che, specie quando si riferisce a Crotone, predica bene ma razzola in modo esattamente contrario.
“Il nostro obiettivo è quello di puntare a discariche zero senza provocare conseguenze di cui debbano pagarne il prezzo la Regione e, quindi, i cittadini calabresi”, ha affermato il presidente della Giunta regionale nel corso del suo intervento alla Festa dell’Unità democratica di Rovito.
Ha rassicurato i cittadini del posto, dunque, il governatore, mentre per quelli di Crotone pende ancora la conferenza di servizio alla Cittadella, che potrebbe aprire le porte alla nuova discarica di Giammiglione.
Per Jacques Touchon “il vino non merita di essere demonizzato né santificato. Non è un medicamento, anche se è l’origine di ogni medicamento. Forse è più una lezione di vita”.
Ed il week end appena concluso si è caratterizzato per la tre giorni di convention delle “Città del Vino” che si sono svolti nel Cirotano alla presenza di amministratori, esperti e giornalisti provenienti da tutta Italia.
Effettivamente c’erano, alla kermesse, i maggiori rappresentanti istituzionali della Provincia pitagorica, dei comuni di Cirò Marina, Cirò, Melissa e da un po’ tutta la Penisola: unico assente è stato il governatore Oliverio.
Eppure risulta che la Regione Calabria abbia anche finanziato l’evento, che doveva rappresentare una vetrina importante, a livello nazionale, in un settore strategico come quello vitivinicolo.
“Un buon vino è come un buon film: dura un istante e ti lascia in bocca un sapore di gloria; è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”. A sostenerlo, Federico Fellini.
Evidentemente il buon Oliverio, con il Cirotano, in fatto di vino è - se non astemio - quanto meno intollerante, visto ciò che è accaduto, ad esempio, proprio con l’enoteca regionale.
La ‘Casa dei vini di Calabria’ è stata istituita con la Legge Regionale (la n. 1) del 10 febbraio del 2011 e doveva avere, come sede naturale per livello storico e di produzione, proprio il Cirotano.
Alla sua costituzione, le sedi dell’Enoteca Regionale sono diventate due: quella legale a valenza produttiva e di ricerca di Cirò e del Cirotano e quella per l’innovazione tecnologica di Lamezia Terme.
Peccato che, dalla sua istituzione, sono già cambiati due presidenti ma, ormai da 6 anni, l’enoteca sia rimasta praticamente al palo: se ne parla sempre meno e di programmazione non v’è traccia.
Un antico proverbio sottolineava che “una botte di vino può realizzare più miracoli che una chiesa piena di santi”. Di santi in paradiso la Calabria e Crotone ne hanno sempre avuti pochi ma i cittadini aspettano ugualmente il miracolo.
Secondo Jim Harrison “il semplice gesto di aprire una bottiglia di vino ha procurato più felicità all’umanità di tutti i governi della storia mondiale”. Questo vale ancor di più, se si vive in Calabria e si ha un governatore come Oliverio. Prosit.
*Simbolo dello stronzio