In questi tempi recenti, c’è sempre una maggiore commistione tra i fumetti e il cinema. A Crotone, succede lo stesso. Come dimostra l'ultimo esempio, che si è verificato ieri, con lo scontro plateale tra il grande Blek ed i Magnifici 7.
di Sr* l'impertinente
Com'è noto, I magnifici sette (The Magnificent Seven) è un film western del 1960, diretto da John Sturges e interpretato, tra gli altri, da Yul Brynner, Eli Wallach, Steve McQueen, Charles Bronson e James Coburn.
Si tratta di una pellicola liberamente ispirata al film di Akira Kurosawa “I sette samurai”, cui Sturges rende omaggio, e ripropone in chiave di lettura del XIX secolo, i temi dell'onore, dell'amicizia virile e del rifiuto di fronte all'ingiustizia.
La storia è quella di Chris Adams, un pistolero professionista che viene ingaggiato dal capo del villaggio messicano di Ixcatlan perché ne protegga i contadini dalle scorrerie della banda di Calvera. Assolda così sei compagni per difendere il villaggio.
“L’immaginazione a volte dispiega ali grandi come il cielo in un carcere grande come una mano”, sostiene Alfred de Musset. Ed a tal proposito quello che sta succedendo a Crotone, si può trasfigurare in ciò che racconta il film citato.
Così, i sette in questione possono essere benissimo interpretati dai così detti consiglieri comunali “dissidenti”, più il manovratore esterno. Cabrera, invece, è Enzo Sculco, contro il quale i sette si sono schierati, come nel film.
Non mancano gli agguati, l'ultimo si è avuto proprio ieri sera in consiglio comunale, con l'uscita dei sei che ha prodotto una profonda ferita nella maggioranza e nell'amor proprio del sindaco.
Non mancano neanche i toni di sfida tra i due schieramenti, con il capo che tende a minimizzare i suoi nuovi avversari, e questi ultimi che, invece, la prendono sul personale ed accentuano ancor più il loro risentimento.
Per Lewis Carrol “è una ben povera memoria quella che funziona solo all’indietro”. Ed a proposito di memoria, uno dei feriti rimasti in campo, il sindaco Pugliese, ha subito ricordato che si è ritornati all'era “Valloniana”.
Nel film, i sette si insediano a Ixcatlan e quando arriva Calvera con i suoi bandidos, lo mettono in fuga. Il villaggio festeggia l'avvenimento ma ben presto tra i peones si manifesta un sentimento di disagio per la presenza dei pistoleri.
Nel Consiglio comunale pitagorico ci sono alleanze ed antagonismi ben oltre i classici schieramenti, considerato che il malcontento, infatti, pare sia molto più esteso dei sei consiglieri e dunque più pericoloso per le sorti della maggioranza.
Il grande Blek incassa il colpo e prosegue per la sua strada, anche se c’è chi ipotizza che, dietro questo parapiglia ci possa essere addirittura la sua manina: per far pulizia di chi non gli sta bene all'interno della Giunta.
Ed a proposito di film western, nella pellicola “Il buono, il brutto ed il cattivo” il Brutto/Tuco (Eli Wallach) diceva: “Mi piacciono quelli grandi e grossi come te, perché quando cadono fanno tanto rumore e quando ti butterò giù io ... aaahhh ... ne farai di rumore”.
Non è dato di sapere, in base a ciò che sta accadendo in questi giorni a Crotone, se il reale intento dei dissidenti sia quello di far cadere la giunta di Ugo Pugliese, per colpire, in realtà, Enzo Sculco.
Tornando al film I magnifici sette, come si ricorderà, ritornati al villaggio “Calvera li sorprende, li circonda, li disarma e intima loro di ritornare negli States. Sotto scorta li fa accompagnare al confine”.
I sette, però, “prendono il compito loro assegnato come una questione d'onore e tornano indietro a difendere il villaggio”; riuscendovi, sì, ma il prezzo da pagare è la morte di quattro di loro. Perché quattro di essi moriranno.
Riusciranno i magnifici sei in salsa crotonese ad andare fino in fondo alla vicenda, anche a costo di sacrificarsi personalmente? Questo si vedrà, prossimamente, sui schermi di via Roma e piazza della Resistenza.
Anche se c'è già qualcuno che prefigura, alla fine, che il copione sarà quello di sempre: basta un po’ di vrasciole ben distribuite e la pace tornerà a regnare a Sculcolandia. Perché, a Crotone, contro le vrasciole perde chiunque. Anche i magnifici 7.
*Simbolo dello stronzio