Vincere un Premio Nobel allunga la vita

Stimolato da un articolo pubblicato su ‘Annals of Internal Medicine’ del 2001 dove si dimostrava che vincere il premio Oscar allunga la vita, nel 2014 Andrew Oswald, professore di Economia e Scienze Comportamentali presso l'Università di Warwick, ha tentato di rispondere scientificamente ad un’altra semplice domanda: cosa accade a chi vince il Premio Nobel? Prendendo come campione decine di chimici e fisici, ha dimostrato senza ombra di dubbio che i vincitori vivevano di più rispetto ai colleghi che erano stati solo candidati ma che non avevano vinto. Chi vince il Nobel, infatti, si regala un anno e mezzo di vita come premio personale.Mente e corpo sono legate in modo indissolubile, come già aveva intuito Giovenale.Chi è felice guarisce prima, dice la scienza. E la felicità fa vivere più a lungo. Le scommesse sono aperte: Magris, Oz, Murakami, Ngugi Wa Thiong'o, Atwood o a sorpresa il tanto festeggiato Stephen King? Chi potrà regalarsi il bonus della longevità? Non so voi, ma a questo punto devo proprio farmi un bel regalo.


Patrizia Muzzi | Cambio Quotidiano Social

Ho fatto una follia, lo so.

Sono entrata da Vivienne Westwood e mi sono regalata un abito pazzesco! Lo hanno creato per me, su misura. Solo io potevo avere il coraggio di indossare una cosa così per l’occasione. Sì, sembro uscita da Le Cirque du Soleil ma volevo che fosse proprio così, perché la mia vita è stata un circo. Ho camminato sulle corde rischiando spesso di cadere. Ho fatto salti mortali per superare tutti gli ostacoli. Ho amato tanto il mio pubblico, anche quando non ha capito quello che stavo facendo. Ho riso e pianto nello stesso momento come un clown, soffiandomi il naso nei fazzoletti di stoffa altrui. Ho gridato contro le fiere prepotenti. Ho ideato un linguaggio fatto solo di smorfie e strani versi. Quindi sì, volevo che fosse proprio così, come la mia vita: colorato e assurdo.

Il discorso è già pronto, nemmeno da chiedere.

L’avevo scritto di getto mentre ripensavo a tutta la fatica, le frustrazioni e i no. E poi mi son detta: macchecavolo! Basta lagne! Deve essere un inno alla gioia. Hai avuto culo, altroché ragazza! Quale probabilità avevi che quei cacchio di DNA si incrociassero? Sì, sono io! E alla faccia dei no, grido la mia felicità! Deve essere una cazzo di festa. E quindi ringrazio davvero tutti i lettori, i critici, gli editori e tutti gli altri autori che mi sono serviti per diventare quello che sono oggi: una fottutissima vecchia piena di rughe e di gatti ma che è grata al caso. E non ho proprio un cazzo da insegnare a nessuno, ok?! Chi mi legge lo sa: io non vi ho mai detto cosa era giusto o sbagliato, non vi ho mai fatto piangere grazie a semplici trucchetti da quattro soldi, ho sempre pensato di condividere un cammino e qualche storia. Se potessi, brinderei con voi tutti: chissà il fiume di champagne che scorrerà dopo il mio discorso! Bene, sarà la volta che mi ubriacherò sul serio.

E allora grazie. Scende il sipario. Mi ritiro nella mia piccola casetta bianca e blu ricoperta di bouganville e gelsomini a guardare splendidi tramonti in compagnia della mia amata gatta Pri, perché lei sì che vivrà davvero cento anni!

Video: https://www.youtube.com/watch?v=fN2WchxhS2c