Regione Calabria Disoccupata dell’anno in Scienze Statistiche | Vincenzo Falcone

L'Ufficio Regionale di Statistica in Calabria non esiste! Il progetto di legge è insabbiato presso il Consiglio Regionale da oltre 10 anni! La gravità di questa carenza è tanto più elevata se si considera che vi sono statistiche ormai delegate alle Regioni e senza le quali diventa molto difficile fare delle scelte di governo su certe tematiche particolarmente sensibili per la Calabria. Tra l'altro, in assenza di questo organismo, diventa quasi impossibile effettuare delle comparazioni con le statistiche nazionali.... e, quindi, si continua a "governare a vista". La mancanza di cultura delle analisi statistiche crea caos, equivoci e confusione nelle scelte politiche di governo che diventano, perciò, casuali, episodiche, prive di logica programmatoria e polverizzanti. L'Ufficio Regionale di statistica avrebbe anche il compito di allarmare la politica su certe tendenze proprio al fine di migliorare i percorsi da seguire nelle crescita del sistema regionale.


Vincenzo Falcone | Economista


UN ESEMPIO ECLATANTE: STRUTTURA E TENDENZE DELLA POPOLAZIONE REGIONALE

La Popolazione della Calabria, negli ultimi 65 anni, ha subito un continuo decremento, passando da 2.044.287 abitanti del 1951 a 1.965.128 abitanti del 2016, con una previsione, nel 2065, di 1.800.000 abitanti, inclusi gli stranieri.

Ecco le principali cause:
Indice di vecchiaia. Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione.È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, l'indice medio di vecchiaia per la Calabria dice che ci sono 155,0 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale. Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, in Calabria nel 2017 ci sono 52,5 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva. Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (60-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-19 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100.
Ad esempio, in Calabria nel 2017 l'indice di ricambio è 122,4 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva. Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni). Negli ultimi 15 anni, esso è passato dall'81% al 116,8%.

Carico di figli per donna feconda. È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici. Negli ultimi 15 anni, esso è sceso dal 27,1 al 23%

Indice di natalità.Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.
Negli ultimi 15 anni, esso è sceso dal 9,2% all'8,1%.

Indice di mortalità. Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.
Negli ultimi 15 anni, esso è aumentato dall'8,5% a al 9,8%.

La situazione diventa più evidente se consideriamo anche i seguenti indicatori:
1. Tasso di Natalità: ( Nati / Popolazione media) * 1.000): 8,3‰ (ovvero 5° posto su 20 regioni).
2. Tasso di Mortalità: ( Morti / Popolazione media) * 1.000): 10,3‰ (ovvero 13° posto su 20 regioni).
3. Tasso Migratorio: (Saldo Migratorio / Popolazione media) * 1.000: -1,1‰ (ovvero 19° posto su 20 regioni).
4. Tasso di Crescita ( Tasso di Natalità - Tasso di Mortalità + Tasso Migratorio):,-3,1‰ (ovvero 10° posto su 20 regioni)

SE SI SAPESSERO LEGGERE QUESTI DATI, SI CAPIREBBE PERCHÉ LA CALABRIA TENDE ORMAI A SPARIRE DAL SISTEMA GLOBALE.

Popolazione Lombardia:
1861 -3.160.481
1951 - 6.566.154
2001- 9.032.554
2016 - 10.019.166