Il cielo d’Ottobre? Una rivoluzione di luce che riempie gli occhi | Venturino Lazzaro

Cari amici, buona domenica. Il cielo di Ottobre mi riempie gli occhi, e il vento e le nuvole veloci mi dànno un'idea di sollecitudine, di necessità di movimento. Non proprio di fretta, ma di una sorta di impazienza, un'idea di operosa premura, quasi di urgenza (come un orologio instancabile, frettoloso, insofferente). Sembra l'immagine (specchiata e fedelissima) dell'incèdere del tempo. Pare ieri (la stagione stava partendo) quando a Giugno facevo programmi per l'estate. Una mattina celeste, ferma, luminosissima (nel cielo azzurro, come oggi, una grande nuvola bianca che sembrava una locomotiva) pensavo che mi sarebbe piaciuto fare qualche giorno in montagna, al fresco, lontano dal traffico e dal rumore (mentre la locomotiva diventa, per magìa, un castello medioevale).


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Anche in campagna non sarebbe stato male, come quando da bambini, ad agosto, andavamo dagli zii per qualche giorno. Il castello (piano piano) ha perso guglie e torrioni, fino a sembrare un elefante imbizzarrìto (per via delle orecchie al vento...) mentre ripenso (ma forse era già Luglio) al programma di andare per musei importanti, per palazzi storici, per città famose. Il caldo quest'anno non ha invogliato al movimento o a troppi spostamenti impegnativi, per cui (mentre l'elefante ormai sembra un'automobile sportiva, veloce, affusolata), ho rivisto un pò i programmi.

Credo fosse Agosto (l'automobile, intanto, è diventata un mìssile) quando ho deciso di restare a casa. Mi è sembrato di tornare a quando viaggiavàmo sull'atlante (sul mappamondo era troppo da bambini), e a fine mese (mentre il mìssile torna lentamente a rigonfiarsi) mi sembrava di avere perso tempo, di tergiversare.

Era iniziato già Settembre quando, rinfrescando l'aria (quel missile, gonfiandosi, adesso sembra una capanna), mi sono risvegliato dal letargo estivo, dal torpore. L'estate è passata in un balèno, un'altra stagione andata, evaporata, mentre la capanna è diventata, di nuovo (col vento), una specie di castello medioevale. Come quello di Giugno, quel mattino. Forse un poco diroccato. Anche lui (a guardarlo bene) un pò invecchiato. Oggi arrosto di maiale (l'ultima volta è venuto bene), con patate. Buon pranzo.