Davide Nicola la volpe del Football preso in trappola dal Toro in controdanza

15 ottobre 2017, 14:47 Trasferta Libera

Allo scadere del primo gong Marcus Rohden, King of the Match tra Crotone e Torino, incoronato da un assist di Marcello Trotta al 25°, che lo lancia in palla verso la fuga in goal, giusta la prospettiva del lungo palo. Parco giocatori spedito nell’intervallo con ben diversa pressione gomme, dopo aver disputato una mezza partita a quadri tecnici solo apparentemente senza alcuna sproporzione. Ciò perché anche di fronte al meritato vantaggio il Crotone sa ben guardare il polso dell’arbitro, rispettando senza sballate euforie i carichi di valore e soprattutto le sempre possibili soluzioni correttive hi-tech a disposizione dello staff di Cairo e Mihajlovic. Il punto conquistato è confezionato in scatola e infiocchettato con un goal limpido e cazzuto. Un prodotto messo su strada dalla Premiata Fabbrica del Calcio dell’ingegner Davide Nicola dove marca il cartellino quella buona tuta rossoblù che risponde alla maglia di Trotta. Un operaio massa di vecchia scuola apprendistato messo al montaggio di un nuovissimo e performante 'spiderino' , il trasformer di un trascorso pulcino chiamato Crotone che ha ben fatto i suoi primi passi dalla 'naca alla culla', conquistandosi di diritto il passaggio dall’asilo alla prima classe professionistica del grande calcio italiano. Qualcuno se ne avveda della caratura contestata quando, purtroppo non in meglio ma in difetto di marcia, viene accompagnato ai box senza alcuna cognizione agonistica. Ancora una volta Crotone squadra assemblata a pezzi variegati, prima alla scocca e poi alla linea di montaggio, da un sempre più astuto e machiavellico Nicola, che fa dell'auto ricambio una vera e propria filosofia delle cose. Lo stesso che con il Torino è andato senza ghirigori alla verifica delle punterie di quel suo speciale e originale fordismo sportivo che lo rende attrattivo e attraente con la sua versione ‘Fox-Trot’ del Football Club pitagorico.


Vito Barresi | Trasferta Libera


Le gomme del Torino dopo il pit stop sono al massimo delle atmosfere. Solo un minuto per dare fiato al contagiri che si innalza in quota quando il Toro fa scintille lanciando la sua Cadillac di serie ad alta velocità contro il Crotone. Tocca a Iago Falque pilotare il giro più veloce dei piemontesi segnando l’uno a uno con un tiro di precisione dal limite lasciando, ma non è una sorpresa, Cordaz di stucco.

Tuttavia il cartellone dei campioni sabaudi non basta di fronte alle tattiche machiavelliche e secche di Nicola. A tal punto che la mappa del gioco è letteralmente rovesciata dal ritorno imprevisto del Crotone che riafferra il senso del confronto con un lancio contropiedista assolutamente imprendibile. Simy intona il canto del traversone allungando la palla sul piede di Martella che supera Sirigu. Nel vantaggio del Crotone c’è tutta la logica del ‘modulo fox-trot’, immediatezza, rapidità, obiettivo, centro. Salti di gioia sotto la porta e sugli spalti infuocati di passione.

Ma se la mappa della partita ha evidenziato un notevole avanzamento tecnico ci sono ancora altre limature e rettifiche da apportare, specialmente dal punto di vista psicologico, per un Crotone che vuole essere squadra non per dire spumeggiante ma sempre più sorprendente.

Lo scontro con il Torino è ormai una di quelle classiche sfide hot tra temperature del Nord e metereologie calcistiche del Sud. Tanto che queste partite, fin dalla B, restano un'incognita aperta e sospesa sul filo dell’ultimo minuto.

In questa zona sfrangiata è vietato pensare che la mano sia passata una volta per tutte da una sola parte. Ci troviamo, nonostante tutto il calcio al novantesimo sia già trascorso, in quel lembo di campo dove le reazioni atletiche lasciano posto alle strambate del destino, ai tocchi stregati della slot machine, tanto che gli episodi fin quando non si spengono le luci dell'impianto, finiscono confusamente per accavallarsi e sparpagliarsi.

Proprio qui sul margine del valore aggiunto cadono o si esaltano le plusvalenze dell'allenatore. Esattamente in questa clip la nostra volpe che fa ballare il foxtrot ai suoi calciatori, cade nell'agguato del Toro e rantola in trappola, alla fine pure fischiato dal pubblico, quando al resto del recupero gli arriva in faccia un goal, che sciabola bruciante le robuste illusioni dei tifosi.

Corner e palla sul secondo palo, pareggio di De Silvestri. Poi dicono che Cordaz è un baluardo, se non quasi tutta sua la colpa sarà mai solo della difesa sfiancata? Il Torino vola sulle Alpi. Crotone beffato sul risultato di 2-2 . Intanto Budimir fuori squadra resta un mistero mediterraneo che rasenta i colori del 'giallo' (come cartellino, ovviamente...)