Roma-Crotone. Nell’Olimpo del calcio in ballo i debuttanti: non ci resta che … sperare

26 ottobre 2017, 10:30 Trasferta Libera

Sui campi di gioco, prima del fischio d’inizio, in bella vista lo striscione #ioleggoperché, un’iniziativa per sensibilizzare i giovani alla lettura ed evitare episodi come quello accaduto sull’immagine di Anna Frank.


di Cinzia Romano | Trasferta Libera

La storia deve insegnare e far conoscere al mondo vissuti ed esperienze. Non ci sono parole se non quelle della stessa Anna per sintetizzare la sua anima: “‎È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo.”

Davide Nicola alla vigilia della partita aveva chiesto attenzione, sacrificio e adattabilità. Il Crotone a queste caratteristiche ha aggiunto anche applicazione e determinazione. In particolare Crociata e Simic, al debutto da titolari in uno stadio come l’Olimpico hanno dimostrato personalità, sicurezza e volontà, ritagliandosi un’ottima prestazione che fa ben sperare per il futuro.

Anche Pavlovic, dopo due gare giocate in maniera non proprio impeccabile, ha fatto una buona gara. Un rigore alquanto generoso regala tre punti alla Roma, ma i rossoblù sono rimasti vivi fino all’ultimo minuto in partita, cosa per nulla facile sotto di una rete già dal 10’ minuto del primo tempo.

Dopo cinque giorni lontani dalla Calabria, i ragazzi di mister Nicola tornano a Crotone con la consapevolezza che quando lottano da squadra possono essere competitivi contro chiunque.