La molecola del gioco si scioglie in rete come un dado in brodo al 17° minuto di ebollizione quando in poco meno di cento secondi l’acqua scotta nella pentola viola. Prima Budimir e poi Trotta sbloccano il risultato, togliendo non solo il lucchetto alle gambe contratte del grintoso centrattacco croato ma annebbiando la vista ai fiorentini. Crotone all’attacco fin dal primo gong, abilissimo nel prendere il centro del gioco, spezza il fiato alla Fiorentina, sforacchiando con due perfetti tiri al poligono il giubbotto antiproiettile di uno sgomento mister Pioli. Due colpi secchi ben assestati mettono k.o. la Fiorentina che, svuotata di risorse psichiche, resta sospesa, in trance, lungamente stordita, ipnotizzata e incapace di riscossa, quasi in allucinata attesa di raggiungere gli spogliatoi. Improvvisa impennata di valore delle quote di mercato di Budimir e relativo incremento di vendita magliette sulle bancarelle attorno allo Stadio. Poi l'inatteso ritorno della Fiorentina sul finire del primo tempo che fa salire improvvisamente la temperatura delle docce e la tensione negli spogliatoi con un Crotone sotto rischio di perdersi, ancora una volta, nel suo stesso trionfo.
Vito Barresi | Trasferta Libera
Bottega del Crotone rinvigorita dalle prestazioni dei suoi pupilli, molti dei quali in ampia manovra trolley, alcuni già in pedana uscita, messi all'asta al terminal delle contrattazioni, finestra aperta fino a gennaio 2018.
Partita vincente per Nicola che conferma la predilezione del tecnico rossoblù per un calcio mai dissacrante, molto uniforme ed educato, tecnicamente geometrico, in grado di sfruttare le parallele a segmenti veloci, la sua idea di calcio essenziale, economico, effettuale, fatto con non più di cinque o sei figure con e senza la palla.
Forse eccessiva e illogica l’euforia del team in campo del Crotone che, per certi versi esaltato dal cospicuo vantaggio, mette in angolo la regola aurea, mai dimenticare di ripiegare in un perfetto stile difensivista che colpisce di rimessa. Un fatto che evidenzia la necessità di velocizzare gli adattamenti tra una fase è l'altra della partita, focalizzando la preparazione complessiva esclusivamente sulla sincronizzazione tra un moto el'altro dell'andatura, gli improvvisi capovolgimenti di fronte. In realtà sta proprio in questo addestramento alla sincronizzazione delle marce, che si può trovare l'essenza del modello di calcio sincronico proposto e propugnato da Davide Nicola.
A tal grado da essere improvvisamente freddato da una pallottola messa in canna da Benassi che su assist di Chiesa, sfrutta un’ingenuità di Sampirisi.
Ripresa con schema scacchistico completamente ribaltato. Pioli rivede la propria tattica e sposta l'asse dei suoi sulla mediana rossoblù, dove i deficit sembrano più evidenti per i centrali difensivi.
Fiorentina con diverso indice psicologico, anche collaborata dall'atteggiamento subalterno e nefasto di un arbitro come Maresca che in pagella prende meno di un quattro. Amarezza del pubblico e degli sportivi quando Babacar, tra sgambetti e sgambate nella sfida tra i due, colpisce di gomito Simic e giacchetta nera sfodera un doppio giallo per entrambi.
Crotone che resta fino all'ultimo minuto, compreso recupero, nell'angosciante attesa che avvenga l'irreparabile pareggio.
Perfetta e calibrata manutenzione del vantaggio da parte di Davide Nicola, che richiama prima Budimir poi Trotta. La sua meccanica calcistica si arma di pazienza Zen e finalmente fa muro contro le aggressive pretese che salivano minacciose dalle torri toscane.