Quante polemiche e quante critiche emerse, nel corso degli ultimi giorni, per quanto riguarda la riapertura dell’aeroporto di Crotone. Quante possibilità ventilate per una falsa riapertura. Invece esiste il pericolo reale di non poter aprire, non già per colpa della compagnia aerea quanto per colpa esclusivamente nostra.
Infatti, veniamo a sapere da Roberto Sartiano, fondatore del sito on line “AeroportiCalabria.com” quanto segue: “Non credo proprio che metteranno piede a Crotone le Compagnie Aeree finché non sarà possibile rifornire (gli aerei) di carburante”. Ebbene, in tal caso, sarebbe il colmo dei colmi.
Ci siamo premurati di inviare una e-mail alla FlyServus, Società addetta alle prenotazioni, alle 22 di ieri sera, al fine di potere conoscere quale è la compagnia che fornirà gli aerei. Nonostante la tarda ora, la risposta è stata rapidissima, inaspettatamente.
Ci è stato precisato che la FlyServus è il nome commerciale della “Common Sky A & N Luftfahrt Gmbh, Vienna – Austria”, la proprietaria degli aerei che metterà a disposizione anche per l’aeroporto di Crotone. Eccoli: un Boing 737-300 e un Airbus A 319.
Quanto detto farebbe ben sperare per un ottimo servizio da parte della Commom Sky. Servizio, però, che potrebbe essere messo in crisi dalla mancanza di sufficienti prenotazioni. Se ad una partenza non vi saranno abbastanza viaggiatori il volo, molto probabilmente, potrebbe essere soppresso.
È sempre avvenuto così nel corso degli ultimi anni. Da quando, cioè, l’affidamento viene concesso in maniera non “normale”. Fa testo, per esempio, la Trawell Fly che ha operato, negli anni passati, presso l’aeroporto di Reggio Calabria, che ha continuamente cancellato dei voli facendo rimanere i viaggiatori a piedi.
Per evitare ciò, la Sacal dovrebbe pretendere di far destinare all’aeroporto di Crotone aerei con una capacità non superiore ad 80 passeggeri e non già il Boeing 737-300 previsto con una capacità di 148 passeggeri. Riteniamo che non vi sia abbastanza utenza sulla fascia ionica calabrese per potersi servire degli aerei previsti. Infatti, è impossibile pensare che da e per Londra possano viaggiare 148 persone. Ma, soprattutto, la Sacal dovrebbe pretendere che il servizio venisse svolto giornalmente con regolarità, senza doversi affidare alle prenotazioni.
E, inoltre, potrebbe rinunciare, per l’aeroporto di Crotone, al volo verso Londra, destinandolo all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme.
Quindi, bisognerebbe pretendere quanto da noi rilevato per il buon funzionamento dell’aeroporto “Sant’Anna”. Ossia: la possibilità di poter alimentare gli aerei con il carburante necessario e la necessità di poter disporre di aerei con minori posti rispetto a quelli previsti.
Rodolfo Bava