Aristoteles e Kragl due blande aspirine per un Crotone raffreddato dal Sassuolo

10 dicembre 2017, 22:04 Trasferta Libera

Tutta questione di ranking dei calciatori in fase di libero mercato. La cura Zenga evidentemente funziona come un'aspirina scaduta se è vero, come è vero, che dopo il triplo cambio carpiato effettuato dalla proprietà del Crotone Calcio, per effetto d'addio di Davide Nicola, si è spenta improvvisamente senza alcun effetto sorpresa né spumeggiante effervescenza della scopa nuova. L'unico risultato attivo e concreto, le altre sono tutte palle passive, sarebbe quello che appena in panchina è salito Walter in campo sono scesi come per miracolo, visto il loro subitaneo debutto, i due pupilli della ditta Vrenna, tenuti ai margini per ben 15 gare consecutive, e poi, anche se non del tutto perfettamente in gamba, varati in fretta nella partita n°16 con il Sassuolo.


Vito Barresi | Trasferta Libera

Cosicché al canglore internazionale provocato dalla fuga di Nicola ha fatto eco il debole rumore di fondo, impercettibile oltre la linea dei circa cento non più di tanto fedelissimi vrennisti della Curva Sud, generato in bassissima soglia dall'ingresso in società del venezuelano Hermes Aristóteles Romero Espinoza di Calabozo, centrocampista in prestito dal Mineros e della Nazionale sudamericana. E con lui del tedesco Oliver Kragl di Wolfsburg che era stato lasciato a pettinare i capelli alle belle bambole della sua famosa signora.

Ma questi sono nient’altro che inutili condimenti gossip se si osserva più appropriatamente che è stata finalmente ripristinata la catena di comando tra il vertice e la base, tra la dirigenza tutta del Crotone e la panchina, per lungo tempo rimasta oltre il confini di una insopportabile autarchia.

Tuttavia i cambi non hanno cambiato un bel nulla per la squadra pitagorica. Tanto per essere precisi, fonte Repubblica, Aristoteles porta in pagella un lapidario giudizio del tipo "inutilmente nervoso".

Anzi, nonostante la buonissima prestazione di tutti gli atleti, persino guarda caso del solito Cordaz, i crotoniati rimediano l'ennesima e consecutiva sconfitta che peggiora sia la posizione in classifica che la valutazione economica dei singoli calciatori.

Per Zenga il primo buco nel ghiaccio in un Mapei in versione Ice Stadium, divenuto bollente soltanto nel secondo tempo quando una shakerata on the rock di due goal filati portava in vantaggio un Sassuolo senza schemi né tanto meno idee, prima con Goldaniga e poi con Politano.

Nonostante il Crotone abbia mostrato un profilo tecnico decisamente superiore a quello del Sassuolo, purtroppo infiacchito nell’orgoglio, ha dovuto lasciar spazio a una diretta rivale in zona salvezza.

Accendendo soltanto una torcia di speranza con un "goal" di Budimir (deviazione finale di Acerbi) che ancora non rischiara il percorso sulla lunga maratona che attende l'ultima squadra dello Stivale.