Con il termine nepotismo si indica la tendenza, da parte di detentori di autorità o di particolari poteri, a favorire i propri parenti a causa della loro relazione familiare e indipendentemente dalle loro reali abilità e competenze. Deriva dalla parola latina nepos, “nipote”, e viene generalmente usato in senso spregiativo.
di Sr* l'impertinente
Un termine che il Partito democratico di Crotone pare abbia preso alla lettera - forse anche al di là degli aspetti puramente meritocratici - scegliendo a presidente dell'assemblea provinciale invece che il proposto e “respinto” Rocco Gaetani il di lui nipote Mario Galea.
In tutto questo i Dem non si sono fatti mancare le solite settimane di scontri e lotte intestine: e tutto per una postazione che - va ricordato - di per sé e da “criteri” era stata già bell’e concordata. E meno male!
In una sede di Federazione, finalmente gremita in ogni ordine di posto, tra gli applausi per la pace ritrovata, sono però ricominciati a circolare gli incurabili mal di pancia: con qualcuno, vedi Anna Melillo, che ha già detto basta.
Nel Regno Unito, la popolare espressione “And Bob's your uncle” (“E Bob è tuo zio”) ebbe origine quando il Primo Ministro Robert Cecil Lord Salisbury, nominò suo nipote Arthur Balfour a un prestigioso incarico. La frase in origine era un motteggio sarcastico del nepotismo ma, oggigiorno, significa semplicemente “nessun problema”.
Tornando ai mal di pancia, in gran parte dipendono, così com'è accaduto in questi anni, dalla prospettiva delle future alleanze, in particolare, da ciò che attende il Partito nell’ottica delle prossime elezioni parlamentari.
Convitato di pietra del congresso provinciale, infatti, era Enzo Sculco che, dopo l’armonia raggiunta con il governatore Oliverio e la parte Cittadina del Pd, adesso può contare su un amico anche nei dirigenti di quella Provinciale.
In effetti, con la nomina di Galea alla presidenza, Sculco e la Prossima Crotone non trovano certo un nemico, considerato anche che lo zio Gaetani ha mantenuto la sua poltrona all'Akrea dopo il cambio dell'Amministrazione comunale.
La pratica del nepotismo venne infine cessata quando Papa Innocenzo XII emise una bolla pontificia, nel 1692, con cui proibiva ai papi di concedere proprietà, incarichi o entrate a qualsiasi parente, con l'eccezione che un parente qualificato (al massimo) poteva essere nominato cardinale.
Scendendo dai colli romani e tornando alle cose joniche, era stato proprio il buon Gaetani a ricordare che Galea era diventato, in qualche mese, da “mai defenestrato” capogruppo in Consiglio comunale, a presidente dell'Assise provinciale.
In effetti, sempre qualche mese fa, i colleghi in Consiglio avevano scelto come loro nuovo capogruppo Mario Megna, ma il tutto si era poi bloccato per cavilli di origine burocratica.
Tra le accuse mosse a Galea, proprio il fatto di non essersi - mettiamola così! - particolarmente affannato nel contrastare l'azione amministrativa del sindaco Pugliese. Ma adesso, però, l'aria sembra essere cambiata.
Per Wikipedia: “i legami personali possono compromettere l'indipendenza di un'istituzione e la sua credibilità morale. Se avviene ai più alti livelli dello Stato, fra dirigenze dei partiti di maggioranza e opposizione oppure altre forme di governo può trasformare una democrazia in una specie di oligarchia”.
“Chi pensava che questo partito non avesse più un ruolo, a partire da questa sera dovrà ricredersi perché la folta presenza in sala di uomini e donne sta a significare la volontà di aprire una fase nuova”. Così Murgi ha presentato la candidatura di Galea, mentre nel pronunciarla qualcuno già lasciava il partito.
“Io sono adesso al servizio della città e del partito” ha detto dal canto suo il neo eletto invitando ad occuparsi “dei problemi reali della gente” proprio “rimettendo al centro la persona”.
In effetti, dopo questa operazione, sotto la guida di Arturo Crugliano Pantisano e dello stesso Rocco Gaetani, ancor più al centro dell'attenzione della politica crotonese è tornata ad essere la “persona” ... ma quella di Enzo Sculco.
Negli Stati Uniti, famiglie politicamente potenti come i Kennedy e i Bush, sono talvolta accusate di nepotismo. Altri esempi sono anche in ben altre famiglie internazionali.
A Crotone, per ora, invece, ci dobbiamo accontentare di Mario Galea e di Rocco Gaetani. Perché, anche qui, ogni mondo è paese e vale pur sempre il principio universale del “tengo famiglia”.
* simbolo dello Stronzio