In questo momento, in serie A, non c’è una squadra “padrona”, né in testa alla classifica e nemmeno nella griglia delle squadre che dovranno difendere la permanenza nella massima serie perché le distanze sono colmabili. Una sola partita basta a cambiare la fisonomia della classifica, ecco perché questa diciottesima giornata si presenta di grande attrattiva.
di Giuseppe Romano | Trasferta Libera
Lazio-Crotone ha un fascino particolare perché va oltre la normale competizione tra due squadre di livello diverso, oseremmo dire “opposto”: la Lazio in proiezione Champions League, col giusto potenziale; il Crotone proteso a difesa di un preciso “disegno”: la salvezza, nella consapevolezza che richiederà pazienza, senza escludere momenti di massima sofferenza.
A guidare le due formazioni sono Walter Zenga, milanese, ex portiere dell’Inter e il piacentino Filippo Inzaghi, ex attaccante della Lazio. Due personaggi con una filosofia di gioco innovativa.
Sarà una gara difficile, da seguire. I numeri sono chiari, la Lazio ha il migliore attacco del campionato (39 gol realizzati) e una difesa soft (22 gol subiti), con giocatori seguiti da “osservatori” di mezza Europa: Manchester United, Chelsea, Monaco.
Il Crotone non è “strepitoso” ma è capace di prestazione di forza, di resistente alla fatica e riesce a imporre ritmi veloci con attacchi intervallati e velenosi. Tutto provato e riprovato nel corso degli allenamenti, condotti da Zenga che ha continuato a urlare:
“Sabato si va in casa della Lazio, dovessi capire che uno dei miei pensa di andare a Roma già sconfitto in partenza, lo lascio a casa".
Il mister pitagorico è categorico, non ammette obiezioni e incertezze. Contro la Lazio si gioca per vincere. Il suo motto è: “giocare ogni partita senza sentirsi inferiori a nessuno”.
Per l’ex nazionale azzurro non ci sono big. In settimana in casa Lazio vi è stata tanta agitazione per alcuni episodi da VAR non metabolizzati dalla dirigenza e dallo stesso Inzaghi, ma restano le qualità di Ilicic e Milonkovic, gente di grande personalità e parte integrante di una squadra che va a segno da quindici partite di fila.
Zenga fa i complimenti al collega, per la compattezza del gruppo, ma non perde di vista i suoi giovani, che hanno lavorato intensamente per ben figurare in questo “scontro” e, in settimana, li risveglia dal tepore prodotto dalla meritata vittoria sul Chievo:
“Se una vittoria ti può dare un po’ più di respiro, altrettanto vero è può far pensare che, tutto sommato, non è così difficile continuare su questa linea. Bisogna continuare a lavorare sodo ed essere sempre concentrati al 100%, consapevoli delle grandi insidie cui si va incontro”.
Le prove sono state dure, ma con esito favorevole e di estrema importanza ai fini di un’offensiva più pratica. Massima attenzione verso la simulazione della gara e impegno motorio. Non vuole che il campionato sia diviso tra big e non big e tuona:
“Se sentono Sassuolo e Chievo s’incazzano come delle iene. Se si va avanti con l’idea che questa squadra è più forte e mi devo difendere; quella più debole e posso attaccare, non ha senso. Ogni partita ha una storia a se. Si parte sempre dallo 0-0 e ci sono dei giocatori che hanno la possibilità di risolvere la partita singolarmente. Il Crotone, col Chievo è riuscito ad annullare un giocatore fondamentale come Birsa. Non divido le squadre in big e meno big. La mia mentalità è di giocare ogni match per come viene e non se l’avversario è superiore o no. I ragazzi non devono pensare a questo. Devono pensare che non sono inferiori a nessuno e giocarsela. Se non si vince, vuol dire che gli altri sono stati più bravi”.
Contro la Lazio vanno messi a punto i dettagli segnalati da Zenga, lo conferma Rolando Mandragora, centrocampista dei pitagorici, grande prova contro il Chievo:
“Il calcio è un gioco di squadra e cercheremo di fare quanto ci chiederà il mister. Lui saprà come fermare la Lazio e cercare di ottenere il massimo risultato. Tutti noi abbiamo il desiderio e la voglia di portare a casa più punti da Roma”
Budimir, Stoian e Trotta sono delegati al gol. Nella Lazio sarà Immobile a guidare l’attacco.
L’ARBITRO
- Lazio-Crotone :18ª giornata di Serie A TIM Lazio-Crotone, in programma sabato 23 dicembre alle ore 12:30 allo Stadio Olimpico di Roma.
- Arbitro: Giampaolo Calvarese (sez. di Teramo); Assistenti: Vuoto e Paganessi; IV Uomo: Abbattista; VAR.: Banti; AVA.R: Illuzzi
PROBABILI FORMAZIONI
Lazio (3-4-2-1): Strakosha; Wallace, de Vrij, Radu; Marusic, Lulic, Parolo, Lukaku; Milinkovic-Savic, Luis Alberto; Immobile. Allenatore: Inzaghi. Indisponibili: Lucas Leiva, Di Gennaro
Crotone (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Ajeti, Martella; Rohden, Barberis, Mandragora; Trotta, Budimir, Stoian. Allenatore: Benito Carbone (Zenga, una giornata di squalifica). Indisponibili: Tumminello, Izco, Nalini, Simic, Pavlovic
IL PRONOSTICO
Eurobet: 1 (1,22), X (7.00), 2 (15.00)
STATISTICHE OPTA
Nelle uniche due precedenti sfide tra Lazio e Crotone in Serie A, nella scorsa stagione, ha sempre vinto la squadra di casa. La Lazio ha trovato il successo solo in una delle ultime cinque partite di campionato (2 pareggi, 2 sconfitte), dopo che in precedenza aveva ottenuto sei successi di fila.