La cabala di Vrenna: 15 punti in saccoccia, altri da recuperare, poi due-tre innesti e ci si salva. Al netto della Var

1 gennaio 2018, 17:11 Trasferta Libera
Walter Zenga e Gianni Vrenna

È una tiepida giornata di fine anno, al Centro Sportivo dell’Antico Borgo: mister Zenga, col suo team, sta per iniziare l’allenamento, in vista della prossima partita col Milan, prima giornata del girone di ritorno. In “circolo”, i calciatori parlottano mentre, dal fondo del viale spunta la Porche del presidente, Gianni Vrenna. Poi, l’incontro con tutto lo staff, una breve chiacchierata col mister mentre la squadra inizia gli esercizi di riscaldamento.


di Giuseppe Romano | Trasferta Libera

Il presidente resta a bordo campo ad assistere alle prove, attento e silenzioso. Si ode solo la voce del mister che detta tempi e condizioni. Nel frattempo arriva anche il direttore generale Raffaele Vrenna. Il quadro sarebbe completo se non mancasse il Ds Beppe Ursino.

Quando il cuore batte forte per quello che si fa è facile essere circondato con stima e affetto da tutti. In questo clima, affianchiamo il presidente Vrenna, per parlare del suo Crotone, protagonista di tante vicende, in queste diciannove giornate (girone di andata) di campionato.

Un percorso, per i rossoblù pitagorici, che rispecchia i valori delle squadre che lottano per la salvezza: terzultimo posto, condiviso con la Spal (15 punti), dopo Sassuolo (21), Cagliari (20) e Genoa (18), e davanti a Verona (13) e Benevento (4). Tante le occasioni fallite per demerito e altre per circostanze fuori dalle proprie responsabilità.

Col presidente Gianni Vrenna, discutiamo l’atteggiamento dell’arbitro Maurizio Mariani, che non ha concesso un rigore al Crotone, nell’incontro col Napoli (0-1), sorvolando su una netta respinta col braccio da parte di Martens, nell’area di porta, e non ritenuto opportuno rivedere l’azione al VAR. Pareri contrari alla decisione presa da Mariani, da parte di tutte le testate giornalistiche sportive.

“È dall’inizio del campionato che sento parlare di VAR, ma ancora non ho capito a cosa serve, come funziona, quando e per chi è utilizzata. Vorrei che me lo spiegassero bene. So aspettare. Ho il dono della pazienza. Spero solo che non succeda più una cosa del genere”.

L’amarezza del presidente calabrese è forte: Mariani è un amuleto per il Napoli, mentre per il Crotone non è mai stata una designazione positiva. Lo scorso campionato in Napoli-Crotone, ha concesso due rigori inesistenti ai campani e la mancata espulsione di Rog. Un arbitraggio con “regali” inutili sottolineati anche dalle Tv partenopee.

Chiusa questa parentesi, riparliamo del suo Crotone, della visita di fine anno alla squadra e del Centro Sportivo, nuova risorsa dell’Fc Crotone.

“Sono venuto a dare gli auguri di buon anno ai ‘ragazzi’, che meritano stima e fiducia, per l’impegno, il senso di responsabilità e l’amore verso l’intera città. Il ‘Centro’ rappresenta un altro input, che cercheremo di migliorare perché manca ancora qualcosa. Abbiamo, comunque, eliminato il disagio di un lungo e disagevole percorso, per gli allenamenti. L’area è ben attrezzata. Si ha la possibilità di lavorare su due campi e altri spazi utili: palestra, sala medica, Tv e stiamo valutando altri investimenti per migliorarlo”.

Il campionato, analizzato nei vari aspetti, con sussulti di rilievo, momenti di ricerca e di crescita, secondo le prospettive tracciate all’inizio di mercato.

“Rispetto allo scorso campionato, abbiamo una posizione di classifica ben diversa: quindici punti conquistati e avremmo meritato qualcosa in più, che riusciremo a recuperare, sicuramente”.

Il colpo inaspettato è stato determinato dalle improvvise e imprevedibili dimissione di Davide Nicola e del suo staff. Tempestivo l’intervento della società che ha risolto il problema in due giorni.

“L’abbandono di Nicola ha generato un po’ di tensione. È stata una vera prova di forza e di organizzazione, ma è acqua passata. Siamo stati tempestivi a trovare il nuovo tecnico e siamo felici di avere scelto Walter Zenga: è capace e soprattutto è una brava persona, subito accolto dal gruppo. Avevamo bisogno di un allenatore che creasse entusiasmo e credesse nel nostro progetto e sono certo di non aver sbagliato. La nostra sfida è che questa squadra giochi la massima serie anche nel prossimo campionato, importante per noi e per la Calabria, che rappresentiamo”.

Cosa è venuto meno rispetto al programma tracciato ad agosto?

“A parte i risultati in campo, abbiamo registrato una serie di infortuni importanti: Tumminello, Izco, Kragl, anche Tonev e Nalini, disponibili per pochissime partite. Con qualche giocatore di questi in buone condizioni avremmo avuto una classifica diversa. Sono cose che possono succedere in un campionato. Si aspetta gennaio per portare a termine delle operazioni che miglioreranno la squadra”.

In quali incontri il Crotone avrebbe potuto realizzare di più, dal suo punto di vista?

“Sicuramente contro il Verona ed il Torino, dove non siamo riusciti a sfruttare quattro/cinque azioni da rete, ma brucia di più il pareggio col Torino, all’ultimo secondo. Nel complesso, comunque, il bilancio è da considerarsi positivo, soprattutto considerando che ci troviamo in corsa e le distanze sono colmabili. Proveremo a mettere il tecnico nelle condizioni di farlo, consapevoli che sarà un girone di ritorno combattuto. Speriamo anche in qualche credito con la fortuna. A parte il VAR di cui abbiamo già parlato”.

Per gennaio cosa si è progettato? Si lavorerà su precisi ruoli o avete ritracciato un nuovo programma con Walter Zenga?

“Ci incontreremo il 2 gennaio, anche col Ds Ursino e mio figlio Raffaele. Faremo una attenta analisi delle esigenze del mister. Sono in programma due-tre elementi segnalati da Ursino che dovremmo definire entro i primi del prossimo mese. Sono stato sempre convinto che le cose belle succedono a chi sa aspettare, come è successo lo scorso campionato, quando le cose andavano peggio”.

Un pensiero per quanti seguono il Crotone, tifosi e non.

“Auguro un felice anno nuovo per tutti, con la speranza di poter ancora godere della serie A e poterne avere una ricaduta economica sul territorio. Giorno 8 gennaio si torna a volare dal Sant’Anna, auguro che sia un passo importante, senza altri sussulti, per la crescita di una Provincia che merita di raggiungere altri obiettivi importanti”.