“Da giovane ero scettico sul soprannaturale ma, diventando più vecchio, la linea netta che divide il credibile dall’incredibile ha cominciato a confondersi. Sono consapevole del fatto che tutto il mondo è un po’ incredibile” (Colin Wilson).
di Sr l’impertinente
Di cose incredibili ne succedono davvero tante a Crotone: ad esempio che una consigliera comunale di opposizione di dimetta, esca dal Palazzo e poi vi rientri, dopo qualche settimana, come membro dello staff dell’Esecutivo.
C’è ben poco da sorprendersi, in fondo: queste cose sono sempre accadute, anche in altre realtà, sebbene con una differenza: altrove si è avuto almeno la creanza di mascherarle, mentre qui da noi, ormai, si fa tutto alla luce del sole, forse anche sfacciatamente. Troppo.
Il riferimento, evidentemente, è alla consigliera Claudia Scarriglia, entrata nella civica Assise tra le fila del Centrosinistra perdente, uscita da Piazza della Resistenza dalla porta, rientrata dal portone con un contratto “a fiducia” e con un ben più lauto compenso.
“È incredibile quanto durano poco le cose. Hanno un arco così stretto
e più le conosci più si restringe, più vedi la fine già dall’inizio.
Eppure stiamo al gioco ogni volta. Ogni volta ci sforziamo di crederci"
(Andrea De Carlo).
La cosa che colpisce di questa vicenda è il fatto che la sua nomina sia stato il primo decreto dell’anno a firma del sindaco Ugo Pugliese; e considerato lo stato in cui versa la città, forse non era questa una delle priorità da prendere di petto.
Certo, fin dall’inizio, ovvero da quando sono arrivate le dimissioni della Scarriglia, il pensiero comune era stato quello che si sarebbe trovata per lei un’altra degna sistemazione: così puntualmente è stato!
Non che si sia trattato di un ennesimo caso di veggenza, quanto più di una storia che si ripete ormai nel tempo e che si ripropone puntualmente; così avvenne, ad esempio, per i due dirigenti comunali a fiducia i cui nomi si conoscevano già mesi prima dell'assunzione.
Per Giuseppe Pontiggia, incredibile è “usato per attirare l’attenzione
su ciò che stiamo dicendo, perciò usato continuamente.
suscita rassegnazione in chi lo ascolta,perché non si tratta mai dell’incredibile,
ma solo di ciò che è scarsamente credibile”.
In effetti ciò che accade a Crotone sarebbe davvero incredibile in altre realtà ma qui è, ormai, tutto usuale e l’incredibile sta divenendo sempre di più prassi comune, quasi come se ci si volesse mettere alla prova, verificare fin dove è possibile spingersi.
A cosa servono, ad esempio, in un Comune come quello pitagorico ben 19 componenti dell’ufficio di supporto agli Organi di direzione politica, cosiddetto “di staff”, (partiti in 5, implementati di altri 13 per poi finire con la new entry), se non a pagare le cambiali sottoscritte in campagna elettorale?
L’incredibile è che questi “pagherò”, adesso, vengano saldati anche a rappresentanti “teoricamente” d’opposizione, come nel caso della Scarriglia appunto, eletta in contrapposizione ad un sindaco che poi l’ha assunta.
“È incredibile come gli altri manchino sempre nei momenti in cui se ne ha bisogno;
passi giorni, mesi, anni interi con qualcuno a cui non hai da dir nulla
e nel momento in cui hai da dirgli qualcosa, magari scusami, aiuto,
lui non c’è e tu sei solo”. (Oriana Fallaci)
L’assunzione di un’avversaria politica non è stato, comunque, un atto di mera magnanimità del sindaco Pugliese; al suo posto in Consiglio, infatti, è entrato niente po’ po’ di meno che Andrea De Vona, uno che nel Pd non è che sia proprio tra i più incalzanti nei confronti dell’Amministrazione.
A dire il vero neanche la Scarriglia pare si sia mai stracciata le vesti - in questi quasi due anni - per stigmatizzare l’operato di Ugo&Co ed anzi e di fatto non si è mai udita neanche la sua voce nella Sala Consiliare.
“Niente è più faticoso e, a lungo andare, più esasperante,
dello sforzo quotidiano per credere in cose
che quotidianamente diventano più incredibili”. (Bertrand Russell)
A proposito di esasperazione, appunto, tra la cittadinanza ce n’è ormai a iosa, considerato quanto sta accadendo in città, tra continue giravolte, promesse non mantenute e diritti che diventano come dei “pagherò”, spesso cabriolet.
Le uniche cose che continuano, invece, a pagare puntualmente sono le “cambiali politiche” che non risentono della crisi e che arrivano sempre all’incasso, maggioranza o opposizione che sia.
“Capita per le frasi popolari lo stesso che alle cambiali in circolazione:
perché esse abbiano tutto il loro valore,
ci vuole una buona firma che le avalli”. (Édouard Fournier)
Il problema di fondo a Crotone è che invece dell’imperversare dell’incredibile, in tutti i gangli della società - e non solo in politica - ci vorrebbero persone capaci di mettere a disposizione della collettività tutta la loro credibilità: un piatto sempre più raro, ahinoi!
* Simbolo dello stronzio