Come fulmine a ciel sereno, ecco l’annuncio emanato dal Presidente della Giunta Regionale Oliverio: “L’Istituzione dei Parchi Marini Regionali”. Si Tratta della Riviera dei Cedri, Baia di Soverato, Costa dei Gelsomini, Scogli di Isca, Fondali di Capocozzo-S. Irene-Vibo Marina-Pizzo-Capo Vaticano-Tropea.
Certo, meglio tardi che mai! Nel crotonese, invece, da numerosi anni, vi è l’Area Marina Protetta di Capo Rizzuto.
Quale è la differenza tra i due Enti? “Le aree marine protette sono costituite da tratti di mare, in cui le attività umane sono parzialmente o totalmente limitate. È assolutamente vietato abbandonare rifiuti sulle spiagge e le seguenti attività sono soggette a regolamentazione: pesca sportiva, pesca professionale, immersione subacquea, ingresso con mezzi di trasporto inquinanti (imbarcazioni)”.
I “Parchi Marini”, invece, sono tratti di mare che formano una riserva naturale per “valori naturalistici, scientifici, culturali, estetici, educativi o creativi, tali da giustificare l’intervento dello Stato per la loro conservazione”.
Ci si domanda: ma riusciremo, in Calabria, a rendere veramente utili i Parchi Marini oppure creeremo delle zone protette soltanto a parole?
Anni addietro, è stato effettuato uno studio su 87 aree marine in quaranta Paesi del mondo. È stato stabilito che la riserva debba essere supportata da regolamenti legislativi, debba prevalere il divieto di attingere alle risorse marine, debba stabilirsi l’isolamento dai centri abitati.
Naturalmente, nella nostra Calabria, ed in Italia, è assurdo pensare al concetto di “isolamento” perché rappresenterebbe un grosso vincolo.
Si sta invece studiando la “connettività tra aree marine protette e aree marine di pesca” al fine di potere fare convivere le due realtà.
Ma la speranza dei calabresi sarebbe quella di fare registrare nelle aree protette ciò che si auspica il Coordinatore di Federparchi Calabria Giuseppe Bombino: “Una costante crescita del valore delle aziende che scelgono la strada della green economy; maggiore opportunità di lavoro per i giovani e per le donne. In questo contesto, reputiamo che la Calabria in quanto “Regione dei Parchi”, possa contribuire ad ispirare ed orientare le politiche di governo del territorio nelle più opportune sedi nazionali ed europee”.
Naturalmente, è anche il nostro auspicio; sono le aspettative di tutti i calabresi!
Rodolfo Bava