Ebbene, oggi giorno, ci sono moltissime persone che mettono in vendita degli oggetti, delle suppellettili, dei dipinti e via dicendo attraverso delle piattaforme specifiche su internet.
Attenzione, però, perché vi è gente disposta a comprare “a parole”, soltanto dietro comunicazione del proprio Iban bancario. Addirittura comunicano che, una volta effettuato il pagamento (cosa che non avverrà) vi sarà una nave che ormeggerà presso il porto per poter ritirare la merce. Nave che ormeggerebbe anche nelle città dove non vi sono porti: basterebbe ciò per potere stabilire quale è la “stoffa” dei potenziali “acquirenti”.
È quindi sin troppo chiaro intuire che è gente che, anziché comprare da noi, utilizza il nostro conto corrente per fare altri acquisti, su internet, sino a prosciugare il numero del conto inoltrato.
Se qualcuno prudente sostiene di non disporre di un conto corrente bancario ritornano alla carica dicendo che sono delle persone serie, inviando copia di un loro documento di riconoscimento.
Che siano degli “avventurieri” si può notare, anche e soprattutto, da quanto segue: nel corso di una “trattativa” tramite e-mail il soggetto interessato da un primo nominativo “Gustavo Matos” diventa dopo “Cas”. Successivamente: “Roro”. E, poi, “Ninker”.
Ed, infine, ciliegina sulla torta, “Rousseau Cassandra”: un nome leggendario, molto appropriato per l’attività che svolge. Cioè: Cassandra, colei che formulava sistematicamente profezie avverse circa il proprio che l’altrui futuro.
Soltanto che la “Rousseau Cassandra” si è voluta specializzare soltanto nelle profezie avverse nei nostri confronti.
Cerchiamo, pertanto, di non cadere nella sua “rete”!
Rodolfo Bava