Una cosentina doc, cavalla di razza, sarà la deputata dei crotonesi, dei coriglianesi, dei rossanesi, dei sangiovannesi, degli acresi, dei botricellesi, dei cutresi, dei cirotani, dei petilini, dei cassanesi, ecc. ecc.? Molto probabilmente sì, a seguire i sondaggi e i suoi tantissimi sostenitori in città e nel comprensorio.
Tanto che per la parte di senatrice della Repubblica, chiamata da Matteo Renzi, è scesa in lizza l'on. e avvocatessa Stefania Covello.
Una donna di lungo corso politico, che la politica la mastica di famiglia, una ragazza della Cosenza bene, con ottimi studi liceali svolti, che curiosità, proprio nello stesso istituto dove ha insegnato il 'cinghialone' a 5 stelle Nicola Morra, una politica cresciuta all'ombra del potere democristiano del padre, on. Franco Covello che scontò suo malgrado ben sei mesi di carcere e isolamento (“con un pianto liberatorio l'ex senatore democristiano Franco Covello ha accolto la sentenza del tribunale di Cosenza che lo ha assolto dall'accusa di aver fatto parte, insieme ad altre 17 persone, di un'associazione a delinquere che si sarebbe spartita appalti per realizzare importanti opere pubbliche”) a seguito un'inchiesta condotta su basi erronee e poi scoperte infondate dall'allora giudice e Pm Emilio Sirianni, che ha saputo ben inserirsi nel nuovo corso prima popolare e poi democrat aderendo alla corrente interna al PD denominata Mo.Dem., fondata in Calabria dal potentissimo Ministro degli Interni Marco Minniti.
Minniti, che allunga il suo potere ombra anche nella stessa opposizione grillina, di fatto e di diritto padre politico di questa soave creatura della res publica cosentina.
Va da sé che per la maggioranza dei crotonesi sarà abbastanza agevole votare per una candidata fortemente legata alla storia democristiana della città pitagorica.
In particolare per i legami che sono sempre stati molto solidi e intimamente famigliari tra Franco Covello, il papà di Stefania e il non dimenticato farmacista Peppino Gualtieri, uomo di cuore e di punta di don Riccardo Misasi, oltre che fondatore dell'attuale Crotone Calcio.
Per questo le curve degli Ultras rossoblù sarebbero già abbastanza orientate e informate a sostenerla, dovendo la stessa cimentarsi con una candidata del tutto avulsa e occasionale del M5s, una precaria dell'archeologia, da anni alla ricerca del posto fisso nella Sovrintendenza locale, la stessa che aveva avversato in tutti modi la riapertura dello Stadio Ezio Scida, proprio quando la squadra della città esordiva per la prima volta in Serie A.