Salvare il Sant’Anna? Semplice, Fuori Crotone da Gioia Tauro | Vito Barresi

Il quesito è geopolitico, tanto per prenderlo basso basso. Cioè la questione di Crotone e della sua collocazione nella geografia futura dell'Italia e del Mediterraneo. Direte, ma che c'entra con quel che succede in questa 'desolation road' che si affaccia sul Mar Jonio? Comunque, lo scrivo così di seguito per tutti, nessuno escluso, per chi vive in baracca, per chi ama l'amore, per chi sta in municipio sotto gli affreschi di Treccani che non è però l'Enciclopedia, anzi per essi tutt'altro. Vorrei per questo rivolgermi con osservanza al Signor Sindaco e poi alle sonnacchiose e molto impreparate opposizioni a vario titolo in civico consiglio e molto, molto interessate evidentemente non sappiamo ancora a che cosa.


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La prima domanda è questa: può continuare il Comune di Crotone a far finta di niente, di essere parte organica e legittima del più importante carrozzone 'politico-infrastrutturale' mai esistito in Italia, persino più vorace e dispendioso della vituperata Cassa per il Mezzogiorno, di fatto affidato e sotto la regia della Regione Calabria, nella fattispecie formale e materiale dell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, sebbene la stessa Giunta Regionale pro tempore, non sia riuscita a sventare la quasi completa dismissione e la perdurante chiusura dello scalo aeroportuale di Crotone?

La seconda è la seguente: Autorità Portuale di Gioia Tauro e Aeroporto di Crotone, infrastrutture strategiche per entrambi i territori in oggetto e la Calabria nell'intero, come risultano tra loro collegate, raccordate, coordinate e connesse, rispettivamente dalle amministrazioni comunali e regionali?

Potrebbe il Signor Sindaco, in attesa che venga chiarito l'avvenire aeroportuale e della mobilità nel vasto comprensorio della ex provincia di Crotone, sospendere immediatamente e temporaneamente la partecipazione del derelitto e abbandonato Porto di Crotone, che per altro versa in uno stato di sfacciato degrado, da quell'Autorità Portuale di Gioia Tauro, con il solo fine di influire su Regione Calabria, perché si attivi a realizzare una più equanime soluzione della vertenza infrastrutturale del crotonese?

E, inoltre, potrebbe il Signor Sindaco attivarsi, in maniera del tutto interlocutoria e preliminare, con altre autorità portuali affinché Crotone, che fin dai tempi dell'antica Roma ne faceva parte per trattato Lacinio (inutile scomodare i precari dell'archeologia), possa tornare al suo naturale bacino Jonico, in quanto capo estremo sud del Golfo di Taranto, abbandonando la forzata collocazione in quel porto del Tirreno, se non addirittura dello Stretto di Messina?

Infine, chi si assumerà l'impegno di presentare ad horas in sede di Consiglio Comunale, una mozione, un ordine del giorno, in breve un documento istituzionale con cui tutte le forze politiche, nessuna esclusa, deliberano all'unanimità di autosospendere Crotone dall'Autorità portuale di Gioia Tauro, fin quando il Sant'Anna non sarà riaperto ai voli?