Lo strano caso Crotone dove l’opposizione fa maggioranza e la maggioranza non fa opposizione

28 febbraio 2018, 13:30 Sr l'impertinente

“Un Paese è democratico non se ha un governo - anche le dittature hanno un governo - ma lo è solo se ha un’opposizione. Quanto più vigorosa e credibile è l’opposizione, tanto più democratico è il Paese”. (Antonio Martino)


di Sr* l'impertinente

Partendo da questo assunto si potrebbe tranquillamente affermare che Crotone non sia proprio una città democratica dato che non c'è, oggi più che mai, nessuna distinzione tra chi governi e chi, invece, debba controllarne l'operato.

Come già annunciato in diverse occasione, nella città di Pitagora e in tutti i consessi cosiddetti democratici la tendenza è a fare tutti i governanti, pur vestendo il ruolo degli oppositori (quello più facile da sostenere!).

Ne è stata la plastica dimostrazione quanto avvenuto durante il Consiglio comunale nell'ultima seduta che ha visto approvare i due punti cardini di ogni amministrazione: il bilancio e le linee guida del Psc.


“C’è una sola regola

per i politici di tutto il mondo:

quando sei al potere

non dire le stesse cose

che dici quando

sei all’opposizione;

se ci provi, tutto quello

che ci guadagni

è di dover fare quello

che gli altri

hanno trovato impossibile”.

(John Galsworthy)


Leggendo la regola dell’illustre scrittore anglosassone, il dubbio è che valga forse in tutti i Paesi del mondo ma non certo a Crotone che si è sempre dimostrata una Repubblica a sé, dove ognuno ha il suo codice che non è uguale per tutti.

Così, per far approvare il bilancio e non mettere in difficoltà la maggioranza (non sia mai!) - che di fatto tale non è più, vista la carenza di voti in consiglio - gli eletti del Pd sono rimasti nell’aula.

Ha dato buoni esiti, dunque, la processione” in via Firenze e che avevamo anticipato in un altro scritto. Così i consiglieri piddini sono rimasti in sala fino in fondo, anche se parte di loro, poi, ha pur votato contro il bilancio ma il grosso, in verità, era già fatto.


“Quando sono al governo,

non trovano delle soluzioni.

Metteteli all’opposizione,

e all’improvviso

sono pieni di idee”.

(Jean Saint-Josse)


In effetti, surreale (se non fossimo a Crotone) è stato il fatto che i principali interventi elogiativi al bilancio siano arrivati proprio dai consiglieri dell'opposizione Dem, che si sono sperticati in lodi.

C'è chi ha lanciato pubblicamente anche l'amo, affermando che dopo le elezioni Politiche si possa addirittura costruire qualcosa di nuovo, un percorso condiviso, grazie anche alla Regione che ha oliato i meccanismi dell'intesa con qualche milione di euro.

Tradotto dal politichese si ritorna al ragionamento iniziale: smettiamola di fare questa manfrina e non sottilizziamoci più su chi governa e chi fa opposizione; mettiamoci tutti insieme allegramente che c’è da spartirsi le poltrone.


“È molto importante che

il compito dell’opposizione

venga esercitato

da un grande partito

che si muova su basi democratiche …

Ritengo che in un parlamento

una buona opposizione

sia una assoluta necessità;

senza una opposizione

realmente buona

c’è aria stantia e sterilità”.

(Konrad Adenauer)


Aria stantia e di sterilità: da tempo si respirano entrambe a Crotone, dove regna una confusione di ruoli e non solo che disorienta i cittadini incrementando il loro senso di sfiducia.

Non va certo meglio se si cambia di livello, ovvero di “secondo livello” qual è diventata la Provincia. Anche qui, da tempo e complici le difficoltà dell'ente, questi steccati sono già stati aboliti.

In questo caso a tenerne uniti i consiglieri è il desiderio, forse anche indotto, di non abbandonare la postazione nonostante si fosse dichiarato fino a pochi mesi fa l'esatto contrario.


“L’opposizione sistematica

si guarda bene

dal domandare qualcosa

che potrebbe ottenere,

perché poi dovrebbe

ritenersi soddisfatta;

e per l’opposizione,

essere soddisfatti

significa smettere

di stare all’opposizione”.

(Alphonse Karr)


Un assunto traducibile in un volemose bene talmente radicato nella realtà locale che non si applica, come avviene in altre, neanche più il principio dello spoils system.

Si tratta di quel sistema, importato dall'America, secondo cui gli alti dirigenti della pubblica amministrazione cambiano con il cambiare del governo. Qui, infatti, anche su questo versante resta tutto immutato.

E questo principio potrebbe essere valido se le cose funzionassero perfettamente ma nel caso Crotone non è proprio così, se si considera ad esempio le perdite delle società partecipate.


“Ogni popolo ha

il governo che si merita.

Noi anche l'opposizione”.

(Ellekappa)


Un concetto, quest’ultimo, che qui vale forse più che in ogni altro posto, perché questa è una terra dove nessuno è innocente, dove nessuno si assume le colpe di ciò che è accaduto e di aver ha portato una città su un baratro dove tutti però invitano invece a fare ... passi avanti ...

* simbolo dello stronzio