#Salve Salvini! Salviamo ‘sta Calabria? | Vito Barresi

Salve Salvini Salviamo la Calabria? Sarebbe o potrebbe essere questo lo slogan che fa titolo e motivo per le migliaia di calabresi che hanno con il proprio voto scelto quello che sembrava un candidato impossibile nella regione dei terroni, dell'Aspromonte e del sottosviluppo, niente di meno che il segretario nazionale della Lega Nord Matteo Salvini. Invece, per ironia della sorte, ma si fa per dire a mottetto di teatro napoletano, ecco uscire dalle urne un risultato tutt'altro che imprevisto e minimale. Un dato indigesto, evidentemente, per svariate altre forze politiche, che ha sommosso nel profondo astio e contrapposizione nelle folte schiere degli anti leghisti calabresi, quasi increduli di fronte al dato che la Lega conquista due seggi in Calabria, uno alla Camera con 52.676 voti, con il 5,61%, e l'altro al Senato con 49.797 voti, il 5,87% delle preferenze. Quasi, quasi sarebbe pure una buona chance. Sapete perchè, diciamolo pure sottovoce, ma se con lui tornasse tondo tondo e chiaro chiaro, quel mai dimenticato Ministero del Mezzogiorno (comprensivo pure di Cassa e di Banche, a parte ovviamente la coesione sociale tra nord e sud...)?


Vito Barresi | Cambio Quotidiano Social

Ma la lettura richiede supplementi d'indagine sociologica e politica. Non fosse altro perchè nella storia di questa regione, le cronache registrano l'elezione del primo deputato leghista in Calabria, nella persona del candidato Domenico Furgiuele, coordinatore regionale della Lega.

Ma come se non bastasse, borbottano sarcastici, per strana eterogenesi dei fini, il primo senatore leghista della Calabria, altro che teschio lombrosiano di Giuseppe Villella, sarà addirittura il leader di via Bellerio, Matteo Salvini.

Proprio a Reggio di Calabria doveva capitare, come D'Annunzio sul più bel chilometro che i risultati dei padani siano stati grossi come la grana di un parmiggiano, se si osserva la statistica secondo cui in provincia sono stati contati 15.862 voti pari al 7,26%, e nella città metropolitana 6.396 voti pari all’ 8,89%.

Un autentico primato per i reggini che diventano, sempre negli annali di storia patria, la prima grande città del Sud 'conquistata' dalla Lega Nord, altro che Garibaldi fu ferito in Aspromonte, un popolo alle urne che ha tributato il numero di voti più alto alla Lega dei Lombardi.

Dicono che dietro il successo di Matteo Salvini ci sarebbe anche il silenzioso ma efficiente ritorno di Peppe, cioè la mobilitazione del gruppo Scopelliti capitanato da una tenace 'virago' dalle belle sembianze che risponde al nome di Tilde Minasi, stratega di una campagna elettorale intelligente e aperta che ha saputo, nonostante non sia stata eletta, dare nuova visibilità sul palcoscenico politico locale e regionale, al feeling sempre rimasto vivo tra l'ex presidente della Regione Calabria e Bobo Maroni.

Ci sarebbe comunque di più, ovviamente, e cioè che se Salvini assumerà l'incarico di primo ministro si aprirebbero tante aspettative, persino nella composizione del governo, in regione si fanno già alcuni nomi, quali papabili per l'assegnazione di ministeri e sotto dicasteri, tanto da suscitare febbrili attese, ma soprattuto, dopo la fragorosa caduta del concittadino Marco Minniti, plausibili quanto sostenibili progetti in vista della scelta del candidato a presidente nella corsa verso il vicino Palazzo Campanella.

L'Astronave, come la chiamano sullo Stretto, sarebbe stata infatti molto trascurata in questi anni di predominio dei cosentini e dei catanzaresi che controllano l'attuale assetto di potere regionale.

Salvini 'Save the Calabrian' potrebbe diventare 'virale', un vero e proprio hashtag per riprendersi la Regione e bloccare sul nascere le velleità plebiscitarie del Movimento Cinque Stelle calabrese.