Recentemente si è venuti a conoscenza che nel Comune di Mongiana (nel vibonese), da circa tre mesi non è più possibile visitare “Villa Vittoria”. Si tratta di una riserva naturalistica, a 910 metri s.l.m., meta di tanti turisti e visitatori.
Costituiva un punto di riferimento oltre che per il turismo montano, per visite didattiche e per gli stage legati a problemi ecologici ed ambientali organizzati dalle università.
È difficile pensare di potersi immergere in un simile “paradiso” nel nostro profondo Sud. Ci si imbatte con numerosi “sentieri”: geologico, piante officinali, biblico, botanico e via dicendo.
Nei giorni scorsi, al fine di potere attirare l’attenzione del grande pubblico e della politica, è stato pubblicato su Facebook il seguente manifesto funebre:
“Giorno 20 dicembre 2017, dopo una lunga vita di attrazione turistica è venuta a mancare all’affetto dei cittadini di Mongiana “Villa Vittoria” di anni 150. Ne danno il triste annuncio, la flora, la fauna, i cittadini tutti, i turisti ed i paesi limitrofi di tutto il comprensorio delle Serre”.
A questo punto, ci si chiede: “Ma perché si è provveduto a tale chiusura?” Per il semplice fatto che prima, “Villa Vittoria”, veniva gestita dai “forestali” mentre, oggigiorno, invece, passato il Corpo in quello dei “Carabinieri”, è diventata “zona militare” con vincoli di invalicabilità, tanto da renderla inaccessibile al pubblico.
Ebbene: riteniamo che bisognerebbe ricercare delle soluzioni al fine di potere essere ancora visitata “Villa Vittoria” ogni anno e da una moltitudine di visitatori.
Ecco una soluzione che ci permettiamo proporre al Sindaco di Mongiana: dovrebbe cercare di fare isolare la Caserma destinata ai Carabinieri, anche ricorrendo ad una recinzione muraria, così di poterla rendere inaccessibile.
Cercando, nel contempo, di creare altrove un’entrata per il pubblico.
Rodolfo Bava