Ma che figuraccia per la provincia di Crotone! Nel recente rapporto di Legambiente risulta all’ultimo posto nella classifica della raccolta differenziata: il 18,2 per cento.
A tal punto, è lecito chiedersi: “Ma qual è la percentuale di differenziata nel solo comune di Crotone”? Forse, meglio non rivelarla.
Da notare che il servizio è stato affidato alla Società Akrea perché una “Struttura aziendale con mezzi e dotazioni di risorse umane, attualmente in forze, tali da assicurare il rispetto dei requisiti e dei principi comunitari che legittimano l’affidamento diretto”.
Forse non vere le suddette considerazioni dato che all’azienda mancherebbero proprio alcune attrezzature (automezzi sia per la raccolta che per lo spazzamento) ed alcune autorizzazioni (la gestione, ad esempio, delle isole ecologiche).
Qualsiasi cittadino, anche se sprovveduto, tenderebbe a domandarsi: “come mai una Società (l’Akrea) che disporrebbe, ogni anno, di 6 milioni e 200 mila euro, possa dare i peggiori risultati non soltanto per quanto riguarda la Calabria ma, forse, l’intera nazione?”
Quanti altri milioni di euro, annualmente, ci vorrebbero per poter raggiungere i risultati di alcuni virtuosi Comuni calabresi?
Ecco alcuni tra i “ricicloni”: Casale Bruzio (91,8 per cento di differenziata), San Giorgio Albanese (85,3), San Benedetto Ullano (84), Pietrafitta (82,8), Tenuta (82,1), San Vincenzo La Costa (81,7), Civita (78,9), Carolei (78,8), San Pietro in Guarano (77,5). Da notare: si trovano tutti in provincia di Cosenza.
Riteniamo che qualsiasi Comune della nostra Italia, a seguito dei deludentissimi risultati ottenuti, avrebbe tolto l’affidamento alla Società Akrea! Però il Comune di Crotone non osa simili “sgarbi”.
Rodolfo Bava