Bando Industria 4.0.Ripartire dalla storia industriale di Crotone con un Centro di Alta Specializzazione

Regione Calabria, Università, Comune di Crotone, imprese private, Bper, Eni, Autorità Portuale di Gioia Tauro, Biomasse, Terna, Enel, A2A, ecc. ecc. potrebbero convergere in un comune progetto di partenariato per rilanciare con un'iniziativa d'eccellenza tra storia e futuro industriale del territorio e della comunità crotonese, sfruttando le occasioni offerte dal programma ministeriale Industria 4.0? Fin qui poco o nulla si è fatto. Tuttavia, non sappiamo se qualcuno si è già attivato in proposito in questa direzione.


Vito Barresi | Cambio Quotidiano Social


Sebbene sembra ancora molto scarsa l'attenzione regionale se non addirittura totale il disinteresse locale, sia pubblico che privato, verso il bando aperto dal Ministero dello Sviluppo Economico sui cosiddetti Centri di competenza ad alta specializzazione,c'è comunque una scadenza, circa un mese di tempo, prevista il 30 aprile 2018, per concorrere ad una dislocazione anche in Calabria.

L'appello a riunirsi, magari anche interlocutoriamente proprio ed emblematicamente a Crotone, dovrebbe venire dal Sindaco.

In ogni caso, suggeriamo per la lettera di convocazione, di invitare per discutere insieme, approfondire le fattibilità e i percorsi operativi, vagliare la disponibilità, vari soggetti atti a formare un partenariato pubblico-privato per concorrere al bando del Mise.

Potrebbe essere una buona occasione per riaprire il confronto sul destino manifatturiero della città jonica, snodo materiale e punto geopolitico di una diversa strategia di sviluppo nell'area mediterranea.

Una proposta non effimera che potrebbe trovare interesse anche in direzione del superamento di alcune contraddizioni aperte e rimaste sul terreno, come sono ad esempio quelle di una portualità disarticolata ma con forti rese in quest'ultimo decennio e della sempre grave minaccia delle bonifica Syndial ancora non portata a termine.

Ripreso ma non più di tanto evidenziato sul sito dell'Università della Calabria, dopo pochi giorni dalla sua pubblicazione, il bando per la presentazione di progetti per la costituzione di Centri di competenza ad alta specializzazione previsti dal Piano nazionale Industria 4.0, è passato inosservato, purtroppo senza alcun rimbalzo, sia sulle pagine della Regione Calabria che su quelle del Comune di Crotone.

In realtà si tratta di un'opportunità importante poiché anche in Calabria potrebbe sorgere un polo di innovazione costituito nella forma di partenariato pubblico-privato da almeno un organismo di ricerca e da una o più imprese.

I Centri di competenza puntano all'orientamento e alla formazione delle imprese (in particolare PMI) e l'attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in ambito 4.0. Progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale, presentati dalle imprese, ammissibili ai benefici riguardano sia l’attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di tecnologie in ambito Industria 4.0; sia l’innovazione dei processi e dell’organizzazione delle PMI.

I Centri di competenza nella forma di partenariati pubblico-privati, sono costituiti da partner diversi, pubblici e privati (imprese e altri operatori economici) con la partecipazione di almeno un organismo di ricerca.

I contributi per la costituzione e l'avviamento dell’attività del centro di competenza sono stabiliti al 50% delle spese sostenute, per un importo complessivo non superiore a euro 7.500.000 per ciascun centro, sostenendo i progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale presentati dalle imprese nell’ambito del programma di attività del centro, nella misura del 50% delle spese reali per un importo massimo non superiore a euro 200.000 per ciascuna iniziativa.